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SCANNERS regia di David Cronenberg

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Godbluff2     7 / 10  04/05/2022 14:55:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Buon film e indubbio classico del cinema horror degli anni '80, "Scanners" continua il percorso di personale rivisitazione del "b-movie" nel genere fantastico (weird-fantascienza-horror) di Cronenberg, concentrandosi qui molto più sulla mente e le sue mutazioni che su quelle del corpo e della carne, discostandosi in questo dai film degli anni '70 così come da quelli successivi.
Non che sia qualcosa di completamente estraneo anzi, il filo che unisce il credo autoriale di Cronenberg ai suoi film è ben presente anche qui e il tema degli sconvolgimenti/mutamenti mentali/psichici è sempre stato piuttosto presente nella sua opera, in maniera evidente a partire già dal precedente "Brood", passando poi alla trasposizione kinghiana "La Zona Morta" fino ad un'opera più matura come "Spider" e via dicendo. Semplicemente, il veicolo degli sconvolgimenti qui è di natura psichica (sebbene non manchi affatto di influire anche sul corpo, tra teste che esplodono e corpi che si liquefano) e non prettamente carnale, ma resta comunque uno sconvolgimento del corpo umano, un superamento distorto e folle dei limiti biologici dell'essere umano.
In più "Scanners" introduce, nei suoi tipici elementi pseudo-scientifici/fantascientifici, un altro elemento che diverrà l'ossessione centrale e dominante di "Videodrome": il rapporto con la tecnologia. In questo caso la mente umana arriva a controllare, deformare, annullare, distruggere la macchina, fondendosi con i computer, attraverso un telefono. Un po' troppo assurdo considerando che "Scanners" non vira ancora sul totale grottesco-surreale dello splendido delirio successivo, ma è una sequenza di grande effetto. Al netto di uno sviluppo di trama non sempre irreprensibile e non sempre coinvolgente, con qualche momento ingenuo e abbastanza debole, le idee ci sono e sono veramente buone così come ci sono due-tre scene da antologia (appunto, quella della mente-telefono-computer, quella della testa che esplode, e il duello finale, dove Cronenberg fa liberare i poteri della mente ed allora, anche qui, ne viene influenzato il corpo, la degenerazione finale della carne).
Le altre cose migliori del film: l'ottima prova di Michael Ironside, due spanne sopra gli altri interpreti, nettamente (e con una non tanto vaga jacknicholsonità nei tratti somatici che aiuta per il carisma); la visionarietà estetica e scenografica di Cronenberg nella scena del laboratorio dello scultore, con quella testa-statua-rifugio-stanza che è bellissima; molto probabilmente gli ottimi gusti musicali del nostro pazzoide canadese, si veda la sequenza dell'incidente nel negozio dei dischi, dove si possono vedere tra gli LP titoli come "Drums and Wires" degli XTC, "Breakfast in America" dei Supertramp, "Sheik Yerbouti" di Zappa e "Exposure" di Robert Fripp, che aiutano anche a identificare molto probabilmente l'anno di ambientazione della storia (sono tutti dischi del 1979) oltre ad essere titoloni di prima qualità. A proposito di musica, colonna sonora a cura di Shore, alla seconda delle moltissime collaborazioni con Cronenberg.
Un piccolo classico d'autore (e di genere) e una delle ultime prove del primo Cronenberg indipendente e casalingo, non il mio preferito ma film con spunti interessanti, qualche scena memorabile e più che discreto nel complesso.