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VIDEODROME regia di David Cronenberg

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     10 / 10  07/08/2007 23:46:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Videodrome fu il primo grande film di Cronenberg. Infatti dopo Il demone sotto la pelle, Rabid sete di sangue, Brood: la covata malefica e Scanners, tutti buonissimi film, pochi anni dopo il suo esordio cinematografico, il regista canadese fu in grado di regalarci questo gioiello che rimarrà tra i lampi più accecanti e lucenti della sua intera filmografia.

Pur trattando temi piuttosto conosciuti oggigiorno perchè quotidiani, Cronenberg, nel 1983, anticipò i tempi sviluppando su pellicola ciò che tuttora è quotidianità: il dominio assoluto della televisione sulle menti, sull'intelletto, sul reale. La televisione come mezzo di dominio, di controllo sull'uomo e sulla sua razionalità ormai assuefatta alla realtà alternativa fortita dalla tv.
Come avviene per l'intera sua filmografia, Cronenberg giustifica, ancora un volta, l'appellativo di Body horror. Infatti egli manifesta un ossessivo desiderio di conoscenza dell'interiorità umana, ma non quella psicologica ma bensì quella carnale, in questo caso è meglio dire viscerale.
Anche l'ossessione per la sessualità e le sue devianze risulta, ancora una volta, analizzata con profondità.

La regia, manco a dirlo, risulta ottima e molto curata così come la fotografia: all'inizio piuttosto cupa per poi divenire sempre più chiara durante lo sviluppo del film.
Anche gli attori, in particolare, James Woods. se la cavano egreggiamente animando personaggi che presentano ciascuno la propria valenza simbolica e la propria complessità psicologica. il dottor O'Blivion è tra i personaggi più significativi sviluppati dall'ingegno di Cronenberg ( che prese spunto dal massmediologo Marshall McLuhan), secondo solo ai mitici gemelli Mantle.
da evidenziare inoltre come la maggior parte dei personaggi faccia la prima apparizione nello schermo, prima che in carne ed ossa, ad avvalorare la tesi che "La Televisione è la realtà, e la realtà è meno della Televisione".
Consigliatissimo