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VIDEODROME regia di David Cronenberg

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  08/10/2007 20:42:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Indubbiamente uno dei film determinanti degli anni Ottanta, uno dei più influenti e attuali anche a distanza di 25 anni.
"Lo schermo televisivo è il vero, unico occhio dell'uomo" suggerisce Cronenberg creando una metafora allucinata sul potere coercitivo della comunicazione, filtrata attraverso Videodrome e canale 83, vs. la moda dilagante degli snuff movies e dell'influenza nefasta della violenza visiva sul nostro inconscio radicale.
Determinante sul tema della realtà e della percezione ("Che cos'è la realtà se non la percezione della realtà?"), sia virtuale sia prevalentemente "realista".
Il personaggio di Max Renn sembra a tutti gli effetti la versione medianica ed edonista dell'Alex di "Arancia meccanica" e il Videodrome una sorta di gemello bastardo del famigerato "Trattamento Ludwig".
Diverse sequenze sono entrate nella memoria collettiva del cyberpunk e dell'antologia degli hackers, a cominciare dall'immagine di Max che frusta lo schermo, la scuola di alfabeto morse o gli homeless messi davanti al piccolo schermo, come nelle prime sequenze del They live di Carpenter.
Ha il solo difetto di essere un pò monolitico e radicale nella sua invettiva, ma resta un film da ricordare a lungo, e una lezione che fa meditare anche e soprattutto in questi strani anni
The Gaunt  09/10/2007 00:05:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente ce l'hai fatta! Per festeggiare ci facciamo altre due ore e mezza di fila a S.Erasmo?


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