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IL PASTO NUDO regia di David Cronenberg

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Ciumi     8½ / 10  05/10/2010 12:05:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho letto il romanzo di Burroughs, ne ho soltanto sentito molto parlare, anche in merito alla sua struttura non facilmente traducibile. Non saprei dunque definire con precisione cosa Cronenberg ne abbia cavato fuori, ma sicuramente qualcosa ha tradotto, e anche piuttosto bene.

Ugualmente, la sceneggiatura potrebbe essere tratta da un romanzo di Kafka: come nei testi dello scrittore ceco, si ritrova la stessa atmosfera asfissiante, il medesimo surrealismo allucinato, le simili angosce dell'individuo impedito dalle fitte maglie di una società a lui sempre meno comprensibile, sempre più sconosciuta. Da qui, la corporatura illogica e il senso di persecuzione.
'La metamorfosi' kafkiana vale probabilmente come spunto iniziale, l'insetto diviene il tema assieme a cui striscia l'intero racconto: brulicante, sporco, viscido, rintanato dentro cavità buie. L'insetto è, soprattutto, lo scrivere, l'impossibilità di una scrittura non contaminata da quel mondo loscamente organizzato, il mestiere di scrittore (o disinfestatore fallito) con tutta la scia di pus che si trascina dietro: tossicodipendenza, dissoluzione, omosessualità, prostituzione, mercato nero, 'malattie' della civiltà moderna. Le pagine non sono pagine ma rapporti. La macchina da scrivere è ora insetto e ora alieno, non libera ma implicata profondamente nell'intrigo di un'assurda spy-story. Non di meno, tutto il film si muove come un enorme corpo in un lento e continuo processo di metamorfosi.
Non si capisce dove finisca New York e dove inizi l'Interzona e Tangeri, se il controllo mentale dell'organizzazione sia nelle esagerazioni di uno scrittore in crisi oppure un'autentica realtà sotterranea. C'è l'alienazione e ci sono gli alieni, chi si fa di droga e chi la traffica. In questo magma nebbioso, il regista sa muoversi benissimo, supportato anche da uno straordinario commento musicale.

Burroughs, Kafka dunque; ma Cronenberg?
Cronenberg c'è, con le sue ossessioni sessuali, nella fusione tra macchina e organismo biologico, con una nuova riflessione sul controllo mentale da parte di oscure potenze, in quel clima davvero angosciante e visionario.