caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL PASTO NUDO regia di David Cronenberg

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
rockyeye     8½ / 10  28/03/2012 11:34:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
William Seward Burroughs viene considerato lo scrittore americano più innovativo della metà del secolo scorso, a cui si ispirarono nomi del calibro di Allen Ginsberg e Jack Kerouac. La sua opera più famosa, Il pasto nudo, è costituita da un insieme di testi disparati scritti durante il soggiorno di Tangeri, una raccolta di testi e abitudini sulla sua tossicomania e le sue allucinazioni. Il pasto nudo di Cronenberg non è l'adattamento di un libro inadattabile, ma il racconto cronenberghiano del processo che conduce alla genesi de Il pasto nudo e alla nascita di William Burroughs scrittore. Ma fedele al suo stile, Cronenberg ci descrive questo processo non in modo documentario, ma dall'interno. Ci impone una visione allucinata e mai esplicativa della creazione artistica. Nel film viviamo l'avventura di William Lee (pseudonimo di Burroughs ai tempi de La scimmia sulla schiena) che ha scelto la sregolatezza del senso e l'esilio prima di scrivere qualsiasi cosa. Ci troviamo di fronte ad un mondo completamente illusorio partorito dalla psiche del protagonista, in cui tutti i personaggi sono invenzioni di Bill Lee. Assisteremo quindi alla trasformazione di New York in Interzona, una zona fluttuante dell'allucinazione dalle sembianze di una Tangeri mitica da film di spionaggio (ricostruita con la dovuta artificiosità). Burroughs all'epoca del suo soggiorno nordafricano non credeva più nella letteratura, non voleva scrivere e soprattutto non voleva essere considerato uno scrittore. Quest'atteggiamento può essere riscontrato nel film di Cronenberg. Bill Lee, alias William Burroughs, rifiuta di essere uno scrittore, è solo un agente segreto che scrive "rapporti". Rapporti che gli vengono dettati da una macchina da scrivere-insetto che si esprime attraverso una bocca-sfintere. In seguito si scoprirà che l'insieme di tali rapporti forma un'opera intitolata Il pasto nudo. Bill è quindi come una "macchina da scrivere" che non si accetta e trova nel massiccio ricorso alla droga e all'allucinazione l'unico rimedio per superare tale denegazione. Quando gli amici Martin ed Hank (raffigurazioni rispettivamente di Allen Ginsberg e Jack Kerouac) scoprono che Bill vede nella sua farmacia portatile la macchina da scrivere-insetto che usa per battere i suoi rapporti, non fanno assolutamente nulla perché comprendono che saranno proprio queste allucinazioni a permettergli di scrivere la sua grande opera. E nel mondo senza frontiere fra realtà e immaginazione che risponde al nome di Interzona, Bill riuscirà a scrivere il suo libro trasformando, letteralmente, la sua vita in un'opera d'arte.