carsit 7½ / 10 02/12/2012 17:55:21 » Rispondi Probabilmente il film che per me risulta più complesso da valutare. Un utente di questo sito mi ha consigliato alcune pellicole , dato che volevo accostarmi al cinema weird. Tra le pellicole elencate c'era anche " il pasto nudo" di Cronenberg, il quale è tratto dall'omonimo romanzo di Burroughs, autore visionario e tossicomane. Cronenberg l'avevo sentito di nome ma non avevo mai visto una sua pellicola fino ad oggi. E diciamo che è stata una delusione, o comunque una mezza delusione. MI aspettavo un capolavoro magistrale, ma quello che ho visto non corrisponde alle mie aspettative. Cronenberg ha sicuramente talento dietro la cinepresa, le inquadrature sono interessanti, la fotografia è attinente al film e il regista ha le idee abbastanza chiare su come vuole far progredire il film. Mi hanno colpito molto positivamente i due protagonisti, perchè hanno saputo interpretare due personaggi assolutamente non facili e banali. Lo stesso doppiaggio è veramente efficace , senza neanche tirare in ballo le musiche Blues che accompagnano magnificamente alcuni momenti del film. Il problema grosso del film è uno: è complesso da capire a meno che tu non sia lo scrittore stesso. INfatti per i primi 20 minuti si assiste ad un interessante sviluppo che tiene incollati allo schermo. ANche le prime alluccinazioni del protagonista sono affascinanti e pure un pò disturbanti ( bellissima la scena al pub, nella quale gli viene consegnato il biglietto per l'interzona). Successivamente il film diventa abbastanza rindondante e ripetitivo , e si perde strada facendo. La storia stessa è incentrata sui trip di un tossicomane e di conseguenza non si può estrapolare un significato razionale da tutto ciò. è interessante però osservare le varie analogie ed ambivalenze che si dipanano nella storia: fortissima soprattutto la sfera sessuale e il binomio realtà- fantasia. Metterò nello spoiler alcune mie osservazioni. Io consiglio il film perchè interessante, ma dovete avere la mente sgombra e soprattutto dovete prepararvi ad alcuni momenti "noiosi" che potrebbero far calare l'attenzione durante la visione.
Come detto prima, la sfera sessuale è sempre messa in rilievo nel film.Parlerei quasi di ossessione da parte dello scrittore ( e del regista) di far emergere alcune pulsioni, alcune allusioni sessuali che si concretizzano con scolopendre con chiappe all'estremità dotate di appendici falliche all'altra estremità. Anche gli stessi scarafaggi che parlano attraverso degli sfinteri anali sono una chiara allusione. C'è anche una "specie" di accoppiamento tra un omosessuale ed un insetto gigante ( che probabilmente lo sta stuprando). La mia idea è data dal fatto che l'autore stesso ( ai suoi tempi) aveva difficoltà ad esternare le sue tendenze sessuali inusuali ( praticamente era gay) e di conseguenza la sua fatica psicologica nel tenere il segreto si è liberata in maniera selvaggia ed incontenibile nei suoi viaggi mentali durante l'assunzione di droghe ( e quindi durante la stesura del libro, che io non ho letto). Lo stesso protagonista è spesso combattuto in questo limbo sessuale, anche se è impressionante come lui sia praticamente indifferente alle varie visioni che gli si parano davanti agli occhi. Infine una piccola riflessione la faccio anche sul finale: l'uccisione dell'alter-ego della moglie nelle sequenze finali è per me un chiaro messaggio di pessimismo. Alla realtà non si può scappare; la droga offre una fuga solo temporanea, ma dopo si torna a fare i conti con la realtà. Lo stesso autore dimostra di aver sofferto pesantemente a causa dell'incidente che lo privò della moglie. Lui la uccide nel mondo reale perchè lo tradisce con un suo amico, ma si inventa ( mentalmente) una cospirazione da parte di creature ( che non ho ancora capito cosa siano, forse alieni??) che lo costringono ad ucciderla. Secondo me tutto il viaggio a cui noi assistiamo non è altro che un percorso mentale segnato da droghe in cui lui cerca di dare risposte ai suoi dubbi e alle sue difficoltà. Un percorso mentale che però lo condurra ( come una circonferenza) al punto iniziale in cui lui ucciderà la moglie( tornando nel mondo reale e fallendo così la sua fuga). Mi rendo conto che sono aspetti che il film probabilmente non tocca neanche , ma questa è la mia interpretazione di quello che ho visto. Poi ripeto, il film lascia troppe domande aperte: chi sono quelle creature? L'interzona per quale motivo è così citata nel film? qual è il compito del protagonista? perchè la "carne nera" è così temuta? quali sono i suoi effetti? E molte altre ancora. Un'ultima riflessione è dedicata alla difficoltà del lavoro di scrittore, un tema che emerge molto spesso durante la visione della pellicola.