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EXISTENZ regia di David Cronenberg

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kafka62     6½ / 10  10/03/2018 20:24:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La realtà virtuale al cinema ha un passato ancora abbastanza breve, ma David Cronenberg, con "eXistenZ", sembra averla già portata ai suoi esiti estremi. "EXistenZ" è un film difficile da giudicare: tanto brutto, quasi inguardabile, sotto il profilo estetico, quanto stimolante dal punto di vista teorico, "eXistenZ" è in fondo la summa del cinema cronenberghiano, un cinema in cui mutazioni, alterazioni e contaminazioni non potevano non giungere alla fine alla messa in discussione della stessa realtà. La constatazione che l'essere umano non è qualcosa di univoco e definito, ma è una materia in fieri, contigua al mondo animale ("La mosca") o a quello meccanico ("Crash") e attentato da malattie genetiche, da squilibri psichici o da sperimentazioni scientifiche, è infatti propedeutica alla ambigua visione della realtà come sistema indecifrabile di scatole cinesi, le quali, accavallandosi le une sulle altre, non permettono più di capire in quale stadio dell'esperienza ci troviamo (siamo fuori o dentro il gioco?). Siamo al punto di arrivo di molte delle angosce più moderne, quelle che hanno portato alla creazione di tante realtà parallele e artificiali (la droga, i videogame, per alcuni anche la religione), surrogati della vita vera che, anche quando non pretendono di sostituirla, la condizionano pesantemente. Cronenberg alza il velo su quello che potrebbe essere un ipotetico futuro prossimo venturo (tanto prossimo da non sembrare neppure fantascienza), ma si guarda bene dall'intervenire con un punto di vista qualsiasi (men che meno morale), e in questa programmatica freddezza, in questa intenzionale bruttezza e ripetitività, sta il limite (secondo me) o la grandezza (secondo molti altri: qui non ci sono mezze misure) della sua disturbante e inconfondibile poetica.