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EXISTENZ regia di David Cronenberg

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Rollo Tommasi     9 / 10  02/08/2015 18:45:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Necessariamente spoileroso.

Prolungamento tecnologicamente più avanzato e tecnicamente rifinito di Videodrome e Il Pasto Nudo - tanto che alcuni critici come Canovi e Lietta Tornabuoni hanno parlato di una sorta di "trilogia" - EXistenZ ci collega ad una realtà virtuale malsana, alienata ed allucinata, come se riproducesse un viaggio onirico o addirittura un viaggio "stupefacente" sotto l'effetto di sostanze proibite. Il senso del proibito, infatti, pervade l'area di gioco di EXistenZ: i personaggi, per poterlo sperimentare, sono costretti a farsi installare bioporte clandestine, la stessa ideatrice del progetto, Allegra Geller, è stata fatta oggetto di una "fatwa" (si sostiene che Cronenberg abbia voluto omaggiare lo scrittore Salma Rushdie, che con i suoi Versetti Satanici è stato minacciato di morte dagli integralisti islamici con una pubblica fatwa), e su di lei pende una taglia milionaria; le allusioni sessuali sono costanti e palesi (le bioporte sono fori epidermici che ricordano sfinteri anali, sovente accarezzati o leccati con mugolii di piacere; il collegamento organico al pod può essere interpretato sia come un cordone ombelicale che come un laccio emostatico per tossici; il pod, un anfibio mutante che penetra nei gangli nervosi e si alimenta non l'energia della mente umana, si attiva con lo sfioramento di un bottone che ha la forma di un capezzolo..).
Il significato anti-EXistanZialista che trapela dal film, ossia la riaffermazione della vita reale su qualsiasi forma di trascendenza che provi a negarla per sostituirla con un surrogato sintetico (la realtà virtuale), pare un messaggio non tanto contro i videogiochi o le aberrazioni tecnologiche, ma contro le droghe. O almeno a me è sembrato di coglierlo, soprattutto nelle scene ricorrenti di pod malati, di bioporte contaminate (un richiamo alla trasmissione di malattie endovenose?) e quella potente e disgustosa del dissanguamento di Allegra in evidente overdose (pervasa da un istinto insopprimibile di "farsi", la ragazza si collega ad un pod visibilmente malato riposto su un covone di fieno, cade vittima di una reazione organica da shock e viene salvata solo dal tempisto di Ted che recide il cordone...scollegandola dalla fonte della tossica dipendenza).
Sfogliando le recensioni dei critici, non ho colto alcun tipo di riferimento al mondo delle droghe, per cui si tratta di un'interpretazione personale, ma penso che non sia destituita di fondamento razionale.
Come anche non sembra peregrino osservare che ExistenZ abbia ispirato la realizzazione di Inception, il capolavoro assoluto di Nolan, segno tangibile della qualità visionaria di Cronenberg, regista precursore dei tempi e delle mode, ed il voto alto (9) sublima questa vocazione.
Consigliato a soggetti non impressionabili a spettacoli raccaproccianti e disgustosi, di cui abbonda il cinema del regista canadese.