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THE SURROGATE WOMAN regia di Kwon-taek Im

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elio91     7½ / 10  05/04/2012 14:46:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Melodramma coreano di grande efficacia, diretto da un regista che in patria è considerato un maestro come Im Kwon-Taek.
Stupisce o forse no vedere come il cinema coreano, anni prima del suo periodo d'oro (contemporaneo) sia stato capace di esportare comunque film di una certa qualità ed originalità come in questo caso.
Una storia terribilmente vera e struggente di un utero in affitto, con cui il regista non a caso vuole illustrare la condizione della donna nella società coreana del tempo: non lasci ingannare l'ambientazione nella Corea antica che è solo un riflesso di quella contemporanea.
Un mondo di protocolli rigidi, ipocriti ed estremamente conformisti in cui sboccia una tenera storia d'amore stroncata e recisa con violenza psicologica inaudita.
Non a caso la prima parte è deludente ma poi il film sembra avere un accelerazione in tutto: si è partecipi della vicenda, si soffra con la straordinaria protagonista femminile Kang Soo-Yeon, si rimane ammaliati da uno stile registico sobrio ed asciutto che non ha paura di mostrare con una certa liricità e senza alcuna parvenza di gratuito argomenti "scabrosi".
Anche per questo "The surrogate woman" fu una rivelazione al festival di Venezia 1987, non la prima volta né l'ultima in cui un film asiatico sorprende un pò tutti.
Pur durando poco la vicenda resta tristissima e con un finale tragico ma riesce a toccare profondamente. Piaciuto molto, dopo un inizio abbastanza fiacco non me l'aspettavo.