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THE TAEBAEK MOUNTAINS regia di Kwon-taek Im

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tarr97     7 / 10  14/11/2023 16:14:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kwon-taek Im è un regista semi sconosciuto in occidente ma si puo' definire il padre del cinema moderno coreano ha girato circa 103 film. dopo la fine del regime autoritario alla fine degli anni 80 Kwon è passato da fare film di cassetta a film piu' autoriali diventando uno dei piu' amati in corea. le montagne di taebaek è tratto dall'omonimo libro di Jo Jeong-rae pubblicato in circa 10 volumi ( personalmente ritengo il romanzo molto sopravalutato, lungo, qualunquista e abbastanza ipocrita visto che il romanziere denunciava le violenze da entrambe le parti sia comunisti che soldati coreani ma poi Jo Jeong-rae è andato a Pyonyang a baciare le suole con le zeppe del dittatore nordcoreano Kim Jong Il. lodando il fatto che la sincerità con cui le persone portavano i fiori alla statua di Kim Il Sung in maniere quasi commossa non parlando delle atrocità fatte dai Kim nei loro 70 anni di regno)
nonostasnte le critiche al romanzo devo dire che il film è molto ben girato.
Kwon-taek Im è noto per fare inquadrature fisse molto lunghe statiche. eppure fa dei bellissimi piani sequenza a volte con la telecamera raso terra negli interni delle case . la storia parla di un gruppo di partigiani comunisti che vogliono combattere i ricchi proprietari terrieri. allo stesso tempo un gruppo di soldati radicali vogliono scovare i comunisti a costo di usare la mano pesante sui civili . molto bella la ricostruzione della cittadina nella corea pre guerra. anche se a volte si nota che le scenografie siano un po plasticose. il difetto principale è che ci sono un sacco di personaggi con diverse sottotrame che ha volte non portano ha niente e troppi persoanggi e non sai con che identificarti, i comunisti pur essendo violenti sembra quasi che tu voglia parteggiare per loro perchè sono lavoratori e intelletuali mentre i soldati anticomunisti sono cattivi e basta. ci sono alcuni falsi storici come una fantomatica fazione filo giapponese che in realtà non è mai esistita almeno dopo la caduta del giappone, una inutile critica alla legge sulla sicurezza nazionale che al giorno d'oggi è l'unica cosa che impedisce alla propaganda del nord di entrare a sud. e la guerra proprio per ristretezza di mezzi ( il film è costato circa 2 milioni di dollari circa) si vede solo un aereo in lontananza e qualche esplosione. la riforma agraria contestata dai comunisti in realtà fu un grande sucesso per il governo del presidente Syngman Rhee. i partigiani che stavano sui monti e sull' isola di jeju non erano per le riforme ma volevano fare un golpe e piazzare un governo comunista in attesa dell'arrivo dei comunisti con la guerra di corea. nonostante questi difetti molti dialoghi sopratutto nella seconda parte del film che diventa gradevolmente piu' scorrevole sono molto belli. per esempio l odio per la religione dei comunsiti, la sciamana che fa un esorcismo metaforicsmente per togliere la violenza dalla città, l'uomo in cantina che dice che il comunismo non da l'uguglianza e che la rivoluzione russa è sfociata nel sangue ha un suo ex amico di infanzia ora nemico. e alcune scene con i partigiani che litigano con i militari nordcoreani. personalmente penso che il film poteva durare un po meno tre ore sono davvero troppo magari 1,30 minuti bastavano.