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IL DEMONE SOTTO LA PELLE regia di David Cronenberg

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Neurotico     8 / 10  23/01/2015 11:24:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo il dott. Hobbes, primo mad doctor cronenberghiano, l'uomo pensa in modo eccessivo, è una bestia troppo razionale, e così facendo si è snaturato indebolendo l'aggressività e la sessualità. E' necessaria la sintesi di un parassita vermiforme, grande quanto un membro maschile che liberi l'umanità dalle convenzioni e dalle inibizioni in cui la vita moderna l'ha spinta. Gli esperimenti vanno male, e Hobbes preso atto dei mostri che ha creato si suicida. Da qui in poi si scatena la diffusione virale di un agente contaminante che si insinua nei corpi attraverso i suoi orifizi e trasforma i suoi ospiti in belve assetate di sangue e di sesso selvaggio che non conosce morale e va oltre i concetti di stupro e pedofilia.

E' emblematico il luogo dove Cronenberg sceglie di far deflagrare le forze primordiali e selvagge dell'uomo, risvegliate dai vermi virali, ovvero in un complesso residenziale (le Starline Towers che in italiano diventano l'Arca di Noè, dal sapore salvifico) all'avanguardia tecnologica, presentato nel prologo come una zona distante dall'influenza negativa, dai tempi frenetici e dalla delinquenza della città. E' una sorta di paradiso terrestre, un mondo dei sogni, dove l'uomo ha salva la felicità e la purezza nelle più ideali condizioni di vita. E' "un'esistenza a misura d'uomo". Ed è qui che secondo il regista canadese si annida il marcio e l'ipocrisia umana. Cronenberg sembra dire che c'è più verità nello sfogo degli istinti (pur bassi che siano), piuttosto che nel quieto vivere asettico e freddo garantito dalla tecnologia, vera e propria gabbia dove l'essenza dell'uomo appare frustrata.

Il racconto di un sogno fatto dall'infermiera Forsythe (una sensuale Lynn Lowry, già nel The Crazies romeriano, quindi non nuova a pandemie cariche di violenza e sessualità immorale) inaugura un finale apocalittico tra orge in piscina e aggressioni di gruppo a mani nude. Recita l'infermiera "ogni cosa è erotica, ogni cosa è sessuale, anche la pelle di un vecchio ha una carica erotica. La malattia è l'amore di due creature estranee che si uniscono. Che perfino la morte è un atto di erotismo. L'esistere fisicamente è erotico".
Ora la nuova carne, fortificata e più cosciente della verità che si annida in lei, è in viaggio per contagiare il resto dell'umanità.

Il primo lungometraggio di Cronenberg indica la via, afrodisiaca, per la mutazione dell'anima umana. Nel successivo Rabid sarà il corpo a mutare, e il messaggio non sarà salvifico, come in Shivers, ma cupo, pessimista e apocalittico.