caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

VENDETTA regia di Kuang Hsiung

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Ciaby     8½ / 10  16/04/2010 19:13:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco qua un imperdibile cult, completamente sconosciuto, eppure potente come pochi. Un film che rilegge le tematiche dei CAT III, che osa mostrare tutto senza falsi moralismi (si passa a stragi di innocenti a infanticidi) e che pur ispirandosi anche al cinema horror occidentale (richiami da "Omen"), sviluppa in modo originale e ispirato una crudissima storia di sangue, possessioni e vendetta con ritmo pompato, con un montaggio serrato, una regia ottimamente congedata e una sceneggiatura intrigante e avvincente.

"Vendetta" è un horror cattivo, cattivissimo, in grado di mischiare attimi improvvisi di follia (gli improvvisi attacchi omicidi dei bambini), placidi momenti di quiete familiari (le feste di compleanno) e momenti di indagine poliziesca. Il risultato è altamente divertente, sia perchè Tony Leung Siu Hung si lascia andare senza alcun limite, sia perchè la storia (seppur intrisa da clichè) è originale e che come colpo di coda, prevede un'ultima estenuante lotta sanguinosissima tra bene (Il protagonista- comunque non completamente innocente perchè ossessionato dall'idea di accoppare i figli) e male (Il fratello dei due criminali defunti- non completamente colpevole, perchè mosso dai sentimenti), che termina con un lieto fine piuttosto telefonato (anzi no...questa è CAT III e nessun lieto fine è prevedibile -o quasi- in un CAT III), ma piuttosto piacevole.

Un piccolo gioiello di genere, un horror che andrebbe ripescato (da amanti del genere e non) e assorbito, lasciandosi andare in un caleidoscopico urlo adrenalinico per novanta minuti di durata.

"Vendetta" è uno di quei film che dimostra come Hong Kong sia stata libera nel mostrare su pellicola le emozioni più estreme e ci si sorprende di fronte al nome del regista, il regista che sei anni dopo "Vendetta" si ripropose con l'altamente derivativo "A Wicked Ghost", scopiazzamento fantasmatico di "The Ring". Peccato, soprattutto quando a dirigere un plagio è uno che, con questo film, ha dimostrato una genialità che non ha limiti.