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A SINGLE MAN regia di Tom Ford

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kampai     7 / 10  05/01/2010 17:00:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sarà che l'ho visionato dopo tanti brutti film, specialmente il grande sogno, ma chi conosce ford sa che questo film rispecchia lui al 100%.film gelido, patinato e presuntuoso, esattamente come tom ford che ha messo mano al libro un uomo solo di isherwood.la parte recitata dalla moore è irritante e oggettivamente inutile.bravissimo colin firth che meratatamente ha vinto la coppa volpi per l'interpretazione del gay ingessato dei primi anni 60.film irritante che rispecchia il regista in tutto.bello.
kampai  23/01/2010 09:12:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono stanca di sentire commenti su ford come stilista di staccetti.ford è laureato in storia dell'arte e archittettura, ha risollevato 3 griffe in bancarotta e lasciata la moda nel 2004 fonda una casa cinematografica e dopo nel 2005 fonda una casa di moda col suo nome.se non sapete niente della cultura che sta dietro i 4 straccetti che dite voi, poveri esseri miseri culturalmente , fate il piacere di chiudere la bocca e informarvi prima.i nostri registi italiani hanno solo da imparare da uno così a iniziare da muccino, tornatore, placido e tutti gli altri mediocri che si sentono AUTORI.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  23/01/2010 22:31:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'è un pregiudizio di fondo sul mondo della moda, hai ragione. Ma scusa se te lo chiedo vesti le griffe?
kampai  25/01/2010 09:13:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no semplicemente sono stilista e faccio la costumista, principalmente per teatro ma anche cinema.voi non avete idea cosa c'è dietro .come minimo a memoria tutta la storia del costume .voi pensate che uno si siede e fa 4 schizzi.per una collezione s'impiega 3 anni senza contare i trend setter che analizzano l'andamento dei costumi nel mondo.è molto più complicato di fare 4 straccetti.
andreapau  24/01/2010 14:10:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono perfettamente d'accordo con te.al di là dei meriti di ford e della sua formazione,sinceramente non capisco l'accanimento preconcetto che ha animato i precedenti commentatori.
kampai  25/01/2010 11:31:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non lo capisco neanch'io.ci sono una miriade di registi che si sentono autori senza minimamente sfiorare il concetto.solo perchè fanno onesti film a volte si grida al miracolo.come ho scritto più volte, il cinema italiano vive di fama riflessa e il neorealismo non c'è più da parecchi decenni.gli unici che hanno imparato qualcosa sono i vari coppola, de palma e la loro generazione che hanno fatto propria la lezione.gli italiani sono una massa di presuntuosi troppo snob e provincialotti, infatti il cinema di genere non esiste, tipo fantascienza o fil surreali e psicanalitici.un lynch o un cronenberg qui in italia sono un'utopia.manca quel respiro internazionale di raccontare storie che possono rispecchiare qualsiasi latitudine, invece ci fermiamo a raccontare i peccati e le virtù di casa nostra e ci fermiamo lì.io personalmente non amo il cinema italiano contemporaneo e a parte poche oneste pellicole, non si salva granchè, merito sopratutto della scarsezza di sceneggiatori e del dilettantesimo di tutti gli attori italiani.andando da molti anni al festival del cinema di venezia, ho potuto constatare che film africani sono più profondi e internazionali di qualsiasi film italiano, anche i super citati gomorra e simili.questo è il limite nostrano.questa come opera prima tanto di cappello per il coraggio di fare un film di sentimenti che non include solo l'universo gay, ma tutti, con una maturità e leggerezza che a cineasti compe optzek manca, qualunquista irritante.
andreapau  28/01/2010 16:57:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda Kampai,
per stigmatizzare l'imbecillità di certi fruitori di cinema,non c'è nemmeno bisogno di tirare fuori l'annoso paragone tra cinema italiano e straniero:tale imbecillità è racchiusa nei pochi commenti inerenti questo film.
Tutti i detrattori sono accomunati da un provincialismo mortificante nei confronti della professione di tom ford.
Giuro che preferirei un genuino "a morte 'sti frocioni" ai pregiudizi "colti" che hanno animato questi "esperti di cinema".
Si dovrebbero vergognare.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  28/01/2010 21:23:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io ho cambiato lievemente idea sul film e non credo di aver espresso tanti preconcetti, forse in parte sì... ma ho anche evidenziato il fatto che non è da tutti esordire con un'adattamento di isherwood... aspettate la mia recensione prima di crocifiggermi
andreapau  29/01/2010 09:00:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
luca,naturalmente sei escluso dalla mia invettiva.a te ho dedicato una personale risposta alla quale non hai prestato molta attenzione.
lungi da me l'idea di crocifiggerti,ho posto l'accento su questo trattamento da "diversamente cineasta" che avete riservato a tom ford,basandolo sul vostro personale disprezzo per il mondo della moda...come giudicare polansky per le sue malefatte sessuali.
diciamo che non mi aspettavo una tale caduta di stile da parte tua.
kampai  01/02/2010 09:31:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ford è una persona colta, anche se irritante, antipatico e snob.come stilista lo conosco bene.tra l'altro su l'omosessualità di ford... lui ha detto che gli tira da un pò vedendo le sue clienti donne nude.ciò lo preoccupa.forse anche per questo non è un film a forte tematica gay, come lo sono altri.infatti la relazione del personaggio con la moore è accennata
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  28/01/2010 21:24:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kampai vatti a vedere l'uomo che verrà, quello è davvero un gran bel film italiano
kampai  01/02/2010 09:29:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lo vedrò certamente