forzalube 7 / 10 26/02/2010 07:11:59 » Rispondi Sicuramente hanno visto meglio i mei colleghi dell'UAAR dandogli il premio Brian che non i cattolici che lo hanno insignito del premio Signis: il film è senz'altro meno diretto ed esplicito di un Odifreddi o di un Dawkins (o di un Religiolous per restare all'ambito cinematografico, e forse per questo anche più efficace), ma la critica verso la superstizione, il turismo religioso e l'industria dei miracoli, risulta comunque palese e già illustrata da chi mi ha preceduto (vedi kowalsky, suzuki71, mkmonti) ed ottimamente accentuata dalla fotografia dai toni freddi e dalla cura prestata alla scenografia. Buoni anche gli interpreti, ma il risultato finale risulta penalizzato da un ritmo eccessivamente lento e da dialoghi a volte un po' ripetitivi o prevedibili.
Splendida la barzelletta già anticipata nel trailer.