Goldust 6½ / 10 25/06/2013 11:49:37 » Rispondi Action thriller veloce e spettacolare che non sempre riesce a far rendere al meglio l'originale idea dello scambio delle facce. Se da una parte il tema del doppio è da sempre appassionante, dall'altra viene disattesa la regoletta fondamentale per i film di genere: per quanto la trama e le azioni possano essere inverosimili non bisogna mai offendere l'intelligenza dello spettatore. Qui si va abbondantemente oltre, ed anche il più sprovveduto può notare che
l'operazione di cambio faccia è troppo affrettata, anche perchè oltre al viso pare venga cambiato anche il fisico ( e se per il robusto Travolta è prevista una fugace liposuzione per diventare l'asciutto Cage, per fare l'inverso ci sarebbe qualche problema in più.. senza contare che la moglie di Sean dovrebbe smascherarlo senza problemi, anche per via della voce ). L'organizzazione della missione è poi surreale, nonchè inutilmente super segreta: che Travolta cambi faccia lo sanno solo in tre ( neanche il suo superiore poi ! ), che ovviamente muoiono. Altre stupidaggini varie: Castor, già nei panni del federale Archer, guida una squadra d'assalto che apre il fuoco su civili inermi, fregandosene delle regole d'attacco; Archer, una volta imprigionato, invece di dimostrare la sua vera identità ( magari facendosi controllare le impronte digitali ) non trova di meglio che architettare una rocambolesca evasione; nel finale buonista fino all'osso, il buon Travolta rincasa dopo aver ripreso possesso delle sue fattezze, suscitando una sorpresa nella moglie che pare eccessiva ( ma quest'ultima non era un medico? possibile che non lo sia mai andata a trovare il marito in ospedale? ). Sull'adozione-lampo del bimbo biondo sorvoliamo pure..
Soprassedendo a queste mancanze il film si lascia ampiamente guardare, la parte centrale è globalmente la meglio riuscita ( anche se va menzionato l'inseguimento sui motoscafi ), la mano di Woo si sente soprattutto nei combattimenti e sono interessanti - poichè inconsueti - i riferimenti alla mitologia classica che gli sceneggiatori nascondono nei nomi dei protagonisti.