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FACE OFF regia di John Woo

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Spotify     7½ / 10  10/04/2016 04:24:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel film d'azione diretto da uno dei maestri del genere che risponde al nome di John Woo. Si sviluppa su una trama abbastanza originale, direi quasi innovativa. E' la storia di un agente dell'FBI, Sean Archer, che, attraverso una complessa operazione chirurgica, si fa attaccare la faccia del criminale Castor Troy per incastrarlo. Costui è al momento in coma e 6 anni prima ha ucciso il figlio dello stesso Archer. Ma quando improvvisamente Castor si risveglia e assume le sembianze di Archer, il vero Sean dovrà affrontare una prova più grande di lui. Woo, tratta in chiave "tamarra", il tema della doppia identità, lavorando molto sui personaggi protagonisti, in particolare su Sean Archer, il quale ad un certo punto, comincia a farsi influenzare dall'identità di Castor Troy, arrivando in certi momenti ad oltrepassare il confine labile tra la sua personalità di bravo poliziotto e quella del suo acerrimo nemico. Woo vuole dirci quanto può essere difficile per chiunque trovarsi a combattere con due identità differenti, con quella nascente che vuole seppellire l'altra. Il regista quindi riesce a rappresentare bene il tema nonostante nella pellicola sia presente tantissima azione (per questo ho usato l'aggettivo "tamarro" prima), come inseguimenti, sparatorie e esplosioni. Woo si dimostra un ottimo director, eccellente nelle scene più movimentate e non è affatto minore di Michael Bay, anzi, forse è addirittura più bravo. Tutte le scene action le ho trovate sorprendenti, di una spettacolarità imponente e poi sono chiare, cristalline, si capisce sempre ciò che succede, grazie anche ad un eccellente montaggio. Gli effetti speciali poi sono notevoli, molto reali ma soprattutto usati come si deve, e infatti il regista li fa rendere al massimo, ottenendo grandiosi risultati. Ottima la direzione degli attori, fatti ambientare benissimo nei rispettivi e contro-rispettivi ruoli, ancor meglio poi la caratterizzazione dei personaggi, fatto un articolatissimo lavoro psicologico per renderli più credibili possibile e il risultato finale è più che soddisfacente. Ritmo forsennato: 130 minuti che volano via come se nulla fosse, alternanza perfetta tra scene d'azione e scene più "calme" e la narrazione è frizzante, non c'è un attimo di tregua con eventi che si susseguono uno appresso all'altro e continui colpi di scena. Non mancano neanche delle validissime sequenze di pura suspense, ben realizzate con delle inquadrature molto riuscite. Proprio questa tensione che a volte si sprigiona, fa assumere al film dei nettissimi contorni thriller e non solo, perchè Woo si dimostra capace anche di saper mischiare più generi, infatti abbiamo pure il drammatico, molto marcato in certi frangenti e persino un pizzico di fantascienza, ovviamente riferita alla singolare operazione chirurgica. Il finale è splendido, fracassone all'ennesima potenza, il regista si diverte proprio e assistiamo a dei momenti più che pirotecnici. Davvero bello. Il duo di attori protagonisti è fantastico: un Cage e un Travolta superbi, ovviamente poi ci sono anche dei meriti da attribuire al director che ha saputo usare ben due star del cinema americano in una sola pellicola. Tra i due non saprei dire chi ha recitato meglio, però se devo scegliere, forse Travolta è un pelino meglio di Cage, ma son bravissimi tutti e due. Il vecchio John passa dal buono al cattivo in un attimo, come se nulla fosse e la parte di Castor Troy la fa senza la più piccola sbavatura. Poi usa un delizioso sarcasmo, cosa che, nella circostanza, lo rende quasi simpatico nonostante sia in realtà molto odioso. Interpretazione dei dialoghi impeccabile, pronunciati sempre con un bel po' di ironia e convincenti anche le espressioni. Insomma, una grande interpretazione. Cage, dal canto suo, riesce a tenere quasi sempre il passo del collega e alla fine sforna anche lui una recitazione eccellente. Lui poi aveva anche la parte più difficile, in quanto passare dall'essere un bastardo come Troy, ad essere un bravo e coraggioso uomo di legge, come Archer. Si dimostra quindi, anche lui molto versatile e poi è fantastico quando parla a se stesso mentre si riflette allo specchio. Riguardo espressioni ed esplicazione dei dialoghi, gli vale lo stesso discorso fatto per Travolta. La sceneggiatura, come ho accennato all'inizio del commento, è piuttosto originale, mischia bene i generi sopracitati e offre un'analisi approfondita dei personaggi. Ognuno dei due, ci viene mostrato radicalmente come cambia, assumendo si i comportamenti dell'altro ma cercando anche di mantenere i suoi. Tutto sempre ben mixato col tema della doppia identità. Impianto narrativo ottimo, fluido e diretto, magari un po' scolastico e semplicistico, però l'ho comunque apprezzato e inoltre sono ben piazzati i colpi di scena. I dialoghi sono trascinanti, mai banali e sempre intensi. Hanno fatto un grandissimo lavoro, in particolare con quelli di Archer. Riguardo alla scenografia, essa si occupa solo di fare da sfondo, niente di più. La prigione forse è la più suggestiva tra le varie ambientazioni. L'unica cosa che veramente non mi ha convinto è stata la fotografia, mai caratterizzante e molto insipida. Peccato in questo caso.


Conclusione: gran film, si passano 130 minuti piacevolissimi, non ci sono mai cali di interesse o altro. Attori bravissimi. Il 7 e mezzo è più che meritato!