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AMERICAN LIFE regia di Sam Mendes

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  31/12/2010 00:03:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo riconoscere a Sam Mendes la capacità di sconfinare oltre i territori del cinema Usa tradizionale e senza compiacere più di tanto gli spettatori. Più di un dubbio mi era rimasto, soprattutto con "Era mio padre", che continuo a reputare l'unico grossolano errore della sua carriera.
C'è un'aria da Sundance Festival, in questo "American beauty" minimale, un pò à la Juno per intenderci, e a sottolinearlo non sono tanto le (belle) musiche di Murdoch ma la presenza di due attori comuni come la storia comune che racconta. Qualcuno potrà giustamente obiettare che alla fine di tutto il messaggio del film è più rassicurante che coraggioso. Perchè, nonostante l'America attraversi un periodo di ********** e il resto (cit.) siano solo mosche che ci si posano sopra, la felicità sta tutta nell'invadenza un pò fatalista delle poche ma certe aspettative. Tutto è davvero indicativo, e non sempre ciò che appare deve mostrare il suo lato umano e sincero - emblematica in tal senso la famiglia affollata, solo in apparenza di solidi principi reaganiani, che mostra più che mai le sue irrimediabili crepe.
"American life" è il tipico film-manifesto di una generazione allo sbando, che si illude ancora delle sue icone (memorabile quando Verona sottolinea che a Montreal fanno le patatine col sugo di carne...) in quel grande, controverso complesso umano e geografico che è l'America, così sconfinato eppure in questi anni inglobato in una sorta di amara/dolce prigione