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GRAZIE PADRE PIO regia di Amedeo Gianfrotta

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ezequiel     8 / 10  16/07/2010 19:31:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nei primi cinque minuti il film - chiamamolo così- sembra, in tutto e per tutto, l'inizio di un porno amatoriale anni 80. ma il film purtroppo prosegue, e nella bella posillipo - che dovrà annoverare, tra splendide foto da cartolina, anche la peggior fotografia della storia del cinema universale - prende la forma di una di quelle telenovele argentine trasmesse nelle reti locali. sempre negli anni 80.

questo, finché sara, l'attrice porno mancata, non sarà costretta a parlare.
dopo diventa arte pura. come si fa a non vedere più volte il pezzo sulla scogliera. con il capellone che canta e gesticola in quella maniera. superbo.
con lei che pensa alla gente che lotta per la libertà. c'è da capirla, dopo che è stata costretta a recitare e ad ascoltare - per intero- quella orribile, caramellosa canzone, appiccicaticcia quasi quanto la mano del cantante.

e don franco, e i caffè richiesti e mai presi.

e antonio allocca, signori. il due di bruno sacchi.
che fa da comparsa a gigione e sara.

e la musica, i testi.

standing ovation. provate voi a fare meglio, se ci riuscite.
Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  16/07/2010 19:45:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Apprezzo l'ironia, però è meglio mettere 1 a questi film altrimenti si alza solo la media di una straordinaria operale cui bobine andrebbero bruciate

ezequiel  16/07/2010 21:24:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti assicuro che non è ironia. il voto è ponderato. questo film è il top del trash, e può essere raggiunto, questo risultato, solo senza volerlo. perché il trash esageratamente trash è comico. non ridicolo.
Dick  21/09/2010 23:01:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Telenovelas trasmesse anche negli anni 90 e tutt' oggi!