Terry Malloy 7½ / 10 14/08/2012 12:39:45 » Rispondi Giocare a tiro al piattello con i film di Spielberg tacciandoli di retorica, faciloneria e altri aggettivi da radical chic che si guardano tutto Kubrick, Eizenstejn (spero un giorno di saperlo scrivere) e Sharunas Bartas, è uno sport che dovrebbe essere inserito di diritto nel carosello olimpionico che si tiene ogni quattro anni in uno stato civile del mondo e che si è appena concluso in Inghilterra. Già perché se le Olimpiadi sono una macchina da soldi, e lo è anche Spielberg, perché non metterci, così per gioco, anche i suoi molti detrattori? Ho sempre avuto il vago sentore però che questa gente puzzi un po' di non-so-cosa-sia-il-cinema-ma-ne-parlo-perché-guardo-i-film-di-Stan-Brakhage. Perché, dico, offendere un regista di fama mondiale, che ha regalato al mondo film amati da ogni generazione, un autentico mostro della cinepresa, uno che ha realizzato metà dei film americani e prodotto l'altra metà, stimato da cineasti di tutto il mondo, e anche estremamente simpatico? Perché tu, spettatore di provincia che ti diverti a parlare dei Fratelli Snow mentre sorseggi il caffé freddo al bar del tuo paesello, hai la tua idea merdosa di cinema? Ma lol, della tua idea Steven Spielberg, e con lui la quasi totalità ("quasi" perché a condividerla siete tu e magari i tuoi amici, purtroppo) degli spettatori del mondo, ci si pulisce il ****. La verità vera (come sono soliti esprimersi gli scrittori americani) è che questo, come la quasi totalità dei film di Spielby, è un mezzo capolavoro. Steven è un regista meraviglioso che ha concepito il cinema come racconto di una storia. Greenaway dice che non si può lasciare il cinema ai narratori di storie, e sono assolutamente d'accordo, ben vengano Lynch, Von Trier, Kieslowski, Kubrick, Bergman, Tarkovskij! Siano accolti però anche gli altri, gli sfigati, quelli che saranno bravi pur a dirigere, ma non hanno contenuti, grammatica visiva, pensiero estetico! Sì, proprio loro! Perché ogni tanto è così BELLO (do you know this word, you little jerk?) guardarsi un film senza pretese, che racconti una storia meravigliosa, che racconti una storia di buoni sentimenti, ma che lo faccia senza la retorica spicciola del cinema da cassetta di Hollywood e affini, ma che lo faccia con quell'occhio stralunato, assurdo, divertito e amorevole di un regista meraviglioso che si chiama Steven Spielberg, che ogni giorno ringrazio che sia nato e si sia dedicato al cinema. E "Il Colore Viola" (io penso che D.io s'incazza se...) è l'ennesima conferma di un cinema che quando lo guardi non puoi che pensare: meraviglioso.