kowalsky 8 / 10 17/10/2009 22:25:17 » Rispondi Uno dei capolavori di Tavernier, divenuto tristemente profetico proprio per la triste sorte (il cinema che supera la realtà o il contrario) di Romy Schneider, morta pochi anni proprio di un male incurabile. Lo spunto potrebbe ricordare vagamente "La conversazione" di Coppola, ma è anche una metafora straziante sull'abuso dei media e sullo sfruttamento del dolore altrui. Da riscoprire assolutamente