WongKarWai 9 / 10 22/06/2011 23:46:35 » Rispondi Tristemente profetico. A quel tempo si sarà parlato di futuro distopico, oggi si può parlare tranquillamente di realtà, di presente. In una società dove il problema delle malattie è stato quasi del tutto risolto, tanto da far diventare un malato terminale un caso mediatico, fanno da contraltare l'avidità, la violenza, l'arretratezza culturale. Si tratta di una società annoiata, che non è più in grado di stupirsi, di indignarsi, che per emozionarsi ha bisogno di scendere nella perversione, nel voyeurismo senza morale. Laddove la realtà diventa finzione, la finzione diventa realtà, dove nemmeno la nudità e il sesso riescono più a stupire, si arriva a mostrare il tabù per eccellenza: la morte stessa. Unico comandamento a cui rispondere: l'indice d'ascolto. Vi ricorda niente un mondo simile? La regia eccelsa, con movimenti di macchina sontuosi, rende il film classificabile come capolavoro.