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ARDENNE '44, UN INFERNO regia di Sydney Pollack

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Invia una mail all'autore del commento anthonyf     9 / 10  05/08/2011 14:19:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un magistrale film di guerra, (quantunque tale definizione non sia del tutto appropriata, poichè molto riduttiva), diretto splendidamente ed in modo visionario dal grande Sydney Pollack, con un cast superlativo, guidato da grandi Burt Lancaster e Patrick O'Neal, affiancati da un gruppo di giovani caratteristi, dalle interpretazioni notevoli, tra cui emerge per la forza recitativa un intenso e carismatico Peter Falk, nelle vesti del Sgt. Rossi.

Il primo pregio del film, in tutta la sua durata, è semplicemente l'atmosfera che lo contorna: un'atmosfera densa ed enigmatica, velata leggiadramente da importanti tematiche come l'Arte, patrimonio del castello in cui è ambientato il film (tema chiave, sebbene atipico per un film bellico) e da quello molto importante del cameratismo virile.

Non mancano, senza dubbio, le sequenze con azione pura, adornate da un montaggio eccellente e da un sonoro magnifico, contornato da trovate geniali, tipiche del regista, (tra cui citerei il lancio delle bottiglie contenenti benzina, da parte delle ragazze del bordello, per niente forzato).

Un altro pregio straordinario che ha il film è il simbolismo: un oggetto, infatti, che domina la scena in molte sequenze della pellicola è il 'pane', che può essere interpretato metaforicamente come il corpo di Cristo o come la pace, tanto sperata dai protagonisti, ma anche come l'abbandono delle armi e la creazione di una famiglia e, quindi, anche di una vita da parte del soldato in generale (vedasi, infatti, il personaggio di Falk, che quantunque deciso a mettersi a fare il fornaio il Belgio, è costretto a riprendere fucile e uniforme per combattere solamente per la Patria).

Per questo, "Ardenne '44, un inferno" non è solo un film bellico come molti altri, bensì una pellicola magistrale e soprattutto enigmatica e significativa, che crea in ogni momento spunti di riflessione e domande sui perchè della vita.

Da vedere e rivedere.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  05/08/2011 14:51:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido in pieno da riscoprire e cercare a tutti i costi
Invia una mail all'autore del commento anthonyf  05/08/2011 17:12:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie davvero per il commento, Kowalski...;) l'apprezzo molto.
E' un film che ho scoperto da poco, eppure mi ha notevolmente colpito...sono d'accordissimo, da riscoprire:)
Ciao. A presto
Schizoid Man  05/08/2011 15:57:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo con tutto ciò che hai scritto nella tua bella recensione: anch'io trovo che "Ardenne '44, un inferno" sia un film notevole, colpevolmente dimenticato dai più. La regia di Pollack è ottima, Burt Lancaster è grande come sempre, e l'atmosfera allucinata che pervade la storia rimane impressa nella mente. Un film da non perdere. Un saluto.
Invia una mail all'autore del commento anthonyf  05/08/2011 17:13:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per il complimento e per l'apprezzamento ;), sono d'accordissimo con te e con Kowalski... si tratta di un film veramente intenso e profondo, che colpisce e fa riflettere in tutta la durata, purtroppo non molto celebre e 'dimenticato'.
L'atmosfera lo rende molto poetico e suggestivo.
Ciao ;) A presto.