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BRONSON regia di Nicolas Winding Refn

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JOKER1926     4½ / 10  10/01/2013 23:45:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo scopo ultimo, e forse, principale, di una pellicola dovrebbe essere quello di avere una determinata proiezione, un preciso fine.
Con "Bronson" del regista Nicolas Winding Refn , (ha fatto anche "Drive") si ha la sostanziale impressione di assistere a tutta altra cosa. "Tutta altra cosa" accerchiato in un significato certamente non positivo.
"Bronson" è la storia (vera) di un carcerato inglese che ha battuto quasi tutti i "record"; Bronson è stato trasferito in più carceri, ha picchiato, è stato picchiato, è stato sempre, o quasi, in isolamento…
A questo punto, dopo la fotografia del soggetto, la questione troverebbe risultato nel vedere la regia analizzare la cosa con drammaticità e veemenza per poter, realmente, mandare un messaggio, un qualcosa di serio ed effettivo.
Appurato che manca la drammaticità il film non è affatto orfano di veemenza; questa ultima è l'enfasi delle scene violente ove il personaggio spacca la testa alle guardie, trattamento che ovviamente si rovescia a sfavore di chi picchia, ovvero di Bronson.

La pellicola è impalcata su ritmi alterni, fra scene sempre uguali e un'ironia nera sguaiata, come una tuta sotto una giacca da sposo.
Questo non è Cinema artistico, questo è un stupido e metodico delirio.