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ONE POINT 0 regia di Jeff Renfroe, Marteinn Thorsson

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Vlad Utosh     8 / 10  22/01/2014 01:54:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il merito di One point 0 (o "Paranoia 1.0) è quello di saper ricreare un mondo distopico che ricorda decisamente il filone cyberpunk(alla Gibson and co.) senza l'uso di mirabolanti effetti speciali in computer grafica. Nel film vengono affrontati diversi temi fondamentali in questo ramo della fantascienza: grandi corporazioni che tentano di controllare le menti delle persone tramite sofisticati software

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, nanotecnologie, intelligenza artificiale e realtà virtuale. Le scenografie cupe-la fotografia è contraddistinta sempre da un colore dominante- e il fatiscente condominio fanno da contrasto alla tecnologia estrema, come dio CyberPunk comanda(Simon il protagonista programmatore usa nel suo appartamento un telefono a disco rotante e una sveglia meccanica).
Jeremy Sisto se la cava bene nella parte del paranoico, inoltre il cast è impreziosito dal duo Udo Kier e Lance Henriksen; il primo lavora ad una intelligenza artificiale(Adam, di rilevante importanza) collegata a una testa robotica, il secondo interpreta un enigmatico tuttofare addetto alle riparazioni

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Anche il personaggio Nile è controverso e non ho ben capito il suo ruolo; dice di essere tra gli infetti, poi quando consegna l'aggiornamento a Simon si scusa, lasciando forse trasparire qualche collegamento con la Farm.
Film dallo scarso budget ma coinvolgente e con buone idee, le atmosfere, i concetti espressi e i pochi sfx –una testa robotica- rendono al meglio il concetto di distopia.
"Alleluia sono un barbone"