caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'UOMO CHE VISSE NEL FUTURO regia di George Pal

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Beefheart     7 / 10  16/02/2007 11:47:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film di una certa età e quindi, almeno per l'attualità, privo di effetti speciali degni di nota nonostante la connotazione puramente fantascientifica. Le tematiche trattate, come il viaggio attraverso la dimensione temporale e l'eterna piaga della guerra tra uomini, non sono tra le più originali, ma certo 50 anni fa lo erano più di oggi.
Recitazione, pellicola e sceneggiatura risultano inevitabilmente datate, ma non cancellano alcuni indelebili pregi di questo film, reso unico da alcuni coraggiosi azzardi mai più tentati da coloro che hanno successivamente affrontato la questione. La scelta di considerare l'ingombro spaziale oltre a quello temporale, ha costretto l'autore a trovare un'espediente che potesse rendere l'idea che laddove oggi c'è una casa, in ere diverse avrebbe potuto, o potrebbe, esserci un oceano, o, perchè no? il cuore di una montagna. In tal senso la realizzazione scenografica accusa l'età che porta, ma la finezza di pensiero che non trascura quello che non è altro che un aspetto verosimile è innegabile. Nella saga di "Ritorno al futuro", ad esempio, Zemeckis si cimenta in una prova analoga a questa, ma il protagonista Marty MacFly riesce a spostarsi nelle diverse epoche solo grazie alla sua Delorian che "funziona" unicamente se lanciata ad una certa velocità, verso un orizzonte conosciuto alla partenza ma, spesso, sconosciuto all'arrivo (tant'è che la Delorian, a volte, finisce la sua corsa impattando ostacoli imprevisti). Qui invece, il protagonista George si "sposta" a bordo della sua macchina del tempo che si muove "solo" lungo la quarta dimensione rimanendo spazialmente ferma; il panorama e la conformità del territorio, col passare del tempo, non gli cambiano solo intorno ma anche nel punto esatto in cui si trova; questo lo costringe infatti a "viaggiare" per parecchie ere/ore prima che la montagna formatasi in corrispondenza della sua posizione di partenza si sgretoli trasformandosi in un nuovo territorio abitabile e lasciandolo quindi libero di muovervisi.
Anche il modello della macchina del tempo, piuttosto semplice e minimalista nonostante le fattezze vagamente gotiche, non è male.
Nel complesso direi un buon film, che tutt'oggi non sfigura.