caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DIECI INVERNI regia di Valerio Mieli

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     5½ / 10  19/12/2009 00:34:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per essere l'antitesi degli amorini di Moccia, il film è grazioso, ma purtroppo anche piuttosto fragile.
Qualcosa che sa di affettato e precotto quanto basta per non suscitare l'attenzione che certi spunti avrebbero meritato, se il regista avesse preteso un minimo di profondità in più, soprattutto verso l'epilogo.
I personaggI, nella loro apparente spontaneità, sono falsi e ancorati alla mitomania da Diario di un laureato di cui un'autrice veneziana d'importazione, Marilia Mazzeo, ha colto aspetti molto più acuti e realistici - leggasi La ballata degli invisibili.
Non esaltanti le prestazioni dei giovani attori - nonostante la fresca simpatia del protagonista - e dialoghi da fotoromanzo travestito da referenza autorale ("Magari mi potete venire a trovare in Russia" mah).
Una Mosca da presepe/panettone, e una Venezia invero valorizzata nei suoi aspetti più malinconici e affettivi (v. l'isola della Certosa o il giardino delle vergini all'Arsenale).
La scena peggiore? Il matrimonio sovietico, imbarazzante...
Le cose più riuscite? La scena della festa, l'intervento di Capossela con una bellissima canzone, la magìa del modesto nido (casa) trasformato in gradevole convivialità.
Tutt'altro che un brutto film, insomma. Si vede con piacere e si registra come appuntamento mancato con le sue promesse, proprio come la storia d'amore incompiuta e decennale che racconta
Edo  13/01/2010 21:19:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao,
scusami tanto ma Marilia la conosci anche di persona?