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BENVENUTI A ZOMBIELAND regia di Ruben Fleischer

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oh dae-soo     7½ / 10  04/11/2010 09:51:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Peccato. quello che poteva essere un assoluto capolavoro di genere si deve invece accontentare dello status di grande film d'intrattenimento. Proverò a fine commento a dire perchè.
Ovviamente ispirato all'inglese "L'Alba dei morti Dementi" (anch'esso bellissimo, non saprei chi scegliere), Zombieland narra le vicende di 4 sopravvissuti a quella che non si capisce se sia un'ondata mondiale di una qualche epidemia o un vero attacco di Zombie che piano piano hanno fatto fuori tutti.
Quello che sorprende del film è lo straordinario livello del comparto tecnico. Tutto è eccellente, dalla fotografia (aiutata dalle bellissime location) agli effetti visivi e grafici (geniali, basta vedere i titoli iniziali o come vengono visualizzate le regole di sopravvivenza di Columbus), dal Make Up che farebbe invidia ai migliori Zombie movie (quelli "seri"), alla regia, dinamica e originale, capace di realizzare anche moltissime scene action di ottima fattura. Anche l'inserto metacinematografico con Bill Murray e la sua casa è veramente azzeccato e divertente, malgrado piccoli ma evidenti errori di montaggio in un dialogo. Per non parlare dei dialoghi di sceneggiatura, degni del miglior Tarantino (quello sui pinguini è straordinario), sebbene abbia notato come numerose battute siano state COMPLETAMENTE stravolte in italiano tanto da sentirmi di consigliare la lingua originale.
Gli attori, che dire, tutti bravissimi con ovviamente Harrelson sopra tutti in un personaggio perfettamente scritto per lui. Forse è l'interpretazione di Columbus da parte del giovane Eisemberg (protagonista del discusso "The Social Network" uscito in America) quella un pò meno efficace, ma ciò è probabilmente dovuto soltanto al fatto di essere un personaggio un pò meno sopra le righe degli altri, nonostante sia comunque il più caratterizzato e strutturato.
Zombieland sottotraccia tratta anche argomenti più complessi come quello dell'asociale che in un mondo ormai deserto sente la mancanza della gente, quello del padre che ha perso il proprio bambino e si "attacca" alle piccole cose della vita (a questo proposito il "tu non puoi capire" detto da Harrelson a Columbus quando questi gli distrugge la scatola di merendine preferite ha al contempo una carica comica e malinconica straordinaria), quello della ragazzina che nonostante tutto ha ancora il sogno di fare un giro nelle giostre, quello di come un gruppo di persone possa diventare una famiglia, nel senso più nobile del termine, in breve tempo.
Zombieland ha un solo problema. E' scritto divinamente, ma un pò a comparti stagni. Ogni scena, ogni situazione è di per sè geniale e perfetta, ma manca una omogeneità, una struttura, una Storia che vada avanti e prenda lo spettatore. Non a caso molti dei migliori momenti rimangono concentrati tutti all'inizio, malgrado il film sia godibilissimo fino alla fine. Zombieland sembra quasi una carrellata di grandi quadri, ma non una mostra. Una trama troppo esile, un pò statica. Rimane comunque un gioiellino.