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IN THE MARKET regia di Lorenzo Lombardi

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deliver     3 / 10  30/08/2011 22:12:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, il film contiene tante ingenuità, tuttavia un pò di critica costruttiva, potrebbe fare anche bene - ma al cinema, lì non era proprio il caso di andare...

In the market non è così pessimo. Diciamo che si tratta di un film sbilenco, dove ci sono cose che funzionano e altre che invece non funzionano affatto.
Ad esempio, l'insistito citazionismo di cui il film è pieno zeppo, trasuda mancanza di personalità e cosa peggiore, mancanza di espressività. Passino pure gli omaggi al cinema di Tarantino, ma come giustificare un finale-plagio di The Descent ? Perchè siccome Neil Marshall non sta nell'olimpo come Quentin, solo di plagio si può parlare. Per dirla tutta, si rimane alquanto perplessi.
In se la storia non è male, un torture porn all'italiana, ci voleva, perchè no. Ma se poi si ha la pretesa di far finta di essere negli Usa - e si vede benissimo che non è così - di dare nomi anglofoni ai personaggi eccetera eccetera, c'è ben poco di italiano. L'idea di partenza, ripeto, non era male, ma il suo sviluppo ci consegna una sceneggiatura priva di mordente, priva di tensione, con continue sfasature di ritmo: i difetti peggiori di chi è ancora alle prime armi, e gli autori di In the market, sono ancora alle prime armi ! Peccato, perchè Lombardi si destreggia bene alla regia, e buona anche la fotografia. Ma questo non basta. La sequenza della rapina e poi quella della cartomante, sarebbero stati più credibili se Lombardi avesse potuto girare il suo film direttamente negli Usa, ma, restando in Italia, tutto sa di inverosimile.
La recitazione: così e così, sarebbe anche passabile, eppure si scade nell'amatorialità più cagnesca quando, nella sala del macello, il ragazzo ( Martini) ci offre una performance che dire sforzata è poco. Sta per essere ucciso, vede la sua amica morire, eppure le sue smorfie e il suo ribrezzo non convincono neanche un pò ! E lo spettatore si annoia e annoia... perchè si vede che tutto è fatto così... alla bell'e e buona....
Altro difetto: d'accordo, Blitch è un attore particolare, ma l'idea di lasciarlo parlare e delirare per 15 minuti, è una menata pazzesca... Per intenderci: è come se mentre faceste del petting, la vostra girlfriend si alzasse e vi dicesse " vado a farmi una tazza di caffè, riprendiamo tra 10 minuti !"
Le torture aihmè non hanno nulla di realmente tremendo ed insostenibile. Buona l'idea di legare la ragazza nuda al tavolino, ma quel che si vede è troppo scolastico e da manuale con totale mancanza di sadismo...
In the market poteva risultare nettamente migliore se solo fosse stato concepito e realizzato da persone più preparate e più perspicaci. Ma davvero pensate che riprendere la lezione del maestro Tarantino significhi copiarne i dialoghi, inquadrare dei piedi o altro ? Non avete capito niente cari ragazzi miei...
Fortuna che comunque In the Market sia un unicum nella scena horror italiana....