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THE VILLAGE regia di M. Night Shyamalan

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Requiem     8 / 10  03/11/2004 18:58:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo thriller di M. Night Shyamalan. A dire il vero non mi è mai piaciuto + di tanto come regista, ma questo film l'ho apprezzato appieno.
Nonostante i vostri voti a me sembra il suo film migliore.

"The village" è un thriller, frutto chiaramente di una sceneggiatura - buona- post 11 settembre. L'argomento principale è appunto la paura che impedisce ai soggetti di fare qualsiasi cosa oltre i confini del villaggio. La paura rende ciechi e provoca una visione distorta della realtà. Ottima da questo punto di vista la scelta della protagonista, una persona che convive con la paura quotidianamente, perchè cieca.
Al tempo stesso c'è anche l'amore per Lucius, l'altro tema del film , che spinge la protagonista a affrontare l'ignoto.


(SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER NON LEGGA CHI NON HA VISTO IL FILM)

Insomma, "the village" è un film politico, una ottima riflessione sulla società americana odierna che di fronte al pericolo sceglie di isolarsi e di controllare il popolo con un'azione semplice semplice, intimorendolo, e diffondendo appunto il timore.

Registicamente poi è fatto molto bene. Shyamalan è capace di creare tensione e angoscia, con niente, senza trucchi o effetti speciali, mantenendosi lontanissimo dalle mode hollywoodiane.
Inoltre sono facilmente visibili echi da Tim Burton e da Peter Weir, oltre ad alcuni evidenti rimandi come ad esempio a "il mago di Oz" ( il sentiero), per non parlare poi del film (al quale forse si è anche ispirato) "I compari" di Robert Altman.
Perfetta la protagonista, che è la figlia di Ron Howard, veramente molto brava, e poi ci sono ottimi comprimari, William Hurt, la Weaver e sopratutto Brendan Gleeson, che è sempre un bravo caratterista. Più spaesato invece (d'altronde come il suo personaggio) Phoenix .
Secondo me qualcuno dovrebbe proporgli un ruolo da pazzo, ha troppo la faccia da serial killer...

"The village" non è certo un film per il grande pubblico, completamente diverso da come lo propone lo stupidissimo trailer ( e questo penso sia il motivo dei voti così bassi).
E' ben fotografato, ben diretto, ben interpretato e ha anche dei connotati politici molto evidenti. Questa volta Shyamalan mi è piaciuo!!!
Geniale tra l'altro la sua apparizione alla Hitchcock, riflesso in uno specchio.

Un ottimo esempio di cinema americano moderno, che è esattamente l'opposto di come il Trailer lo presenta!




gerardo  04/11/2004 09:59:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Attento a come parli. Ci sono in giro gli agenti infiltrati del Patriot Act sguinzagliati dalla Casa Bianca per ascoltare quello che dici...
leo leo  04/11/2004 13:08:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
scusa REQUIEM, non voglio innescare nuove e annose polemiche (tra l'altro, ti sei soffermato su questo punto molto in breve), ma perché questa insistenza generale nel vedere nel film una metafora della società americana?
non pensi che l'isolamento, la paura dell'ignoto ( che equivale semplicemente a ciò che non si conosce ), la strumentalizzazione della paura, siano comuni a ogni tempo, a ogni latitudine, e ad ogni nucleo sociale (comprese molte famiglie, molti educatori, ecc. ecc.)? Io ho visto nel film una lettura universale di queste paure, mentre il riferimento specifico all'America (che molti, in queste pagine, stanno dando in modo quasi dogmatico) lo trovo del tutto gratuito. E ci sono luoghi di questo pianeta, credimi, dove c'è molto, molto più terrore e molta, molta meno libertà che in America...
Requiem  04/11/2004 13:31:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film è americano, ed è frutto di una sceneggiatura, come lo stesso regista dice in varie interviste, nata e ideata dallo stesso regista un anno dopo l'11 settembre, influenzato in maniera , per altro evidentissima, dalla situazione americana, e dal comportamento che il governo americano ha tenuto.

La cultura ella "paura" è certo un fenomeno notissimo, per altro molto studiato.
Shyamalan ha notato la diffusione di questo fenomeno nell'america d'oggi, e l'ha riproposto sotto le vesti di questo thriller.
Le metafore politiche mi sembrano + che evidenti. E' inutile negarle.
Requiem  04/11/2004 13:34:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fenomeno che ritorna ancora in discussione in questi giorni, dopo aver sbattuto in prima pagina ovunque la faccia di Bin laden a 2 giorni delle elezioni.
Un film che affronta l'argomento in maniera diretta è il film "Bowling a colombine".
Se non l'hai visto te lo consiglio vivamente!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  04/11/2004 13:36:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
domani sera su rai3
leo leo  04/11/2004 13:48:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bowling l'ho visto e mi è piaciuto. Tuttavia penso che, se non ti leggi un'intervista al regista, e ti guardi il film senza nessuna "premessa", i riferimenti che cogli sono più che altro astratti e simbolici. Io preferisco che sia così: in questa epoca vedo il male un po' ovunque, a 360 gradi ( anche se non ho nessuna intenzione di arrendermi, c'è anche tanto bene ... )
Requiem  04/11/2004 15:29:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda che io mi sono guardato bene di leggere qualcosa. Anche se non mi piaceva + di tanto questo regista, sapevo che è un direttore che utilizza molto spesso la sorpresa finale. Quindi mi sono guardato bene dal leggere qualsiasi cosa prima....Sono andato al cinema a vedere the village, avendo visto solo il trailer e sapendo che il regista era Shyamalan. Ma la connotazione politica e simbolica mi è parsa fin troppo evidente....limpidissima. Sotto le vesti del thiller, lui, di origine indiana trasferitosi in America già da qualche anno, ha trasposto questo fenomeno sotto le vesti di finto horror. Riuscendoci secondo me in pieno.
CLAC  03/11/2004 20:59:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
rispetto le tue idee, infatti sono d'accordo su quasi tutto solo che sono una fan sfegatata di joaquin phoenix e mi devi scusare ma appena ho letto il suo nome nel tuo commento non ho potuto far altro che scrivere che secondo me non era spaesato per niente, come sempre ha interpretato al meglio il suo personaggio,lucius hunt.è stato semplicemente perfetto come sempre e comunque ruoli da pazzo ne ha fatti già,non lo ricordi nel gladiatore?!è ottimo per qualsiasi ruolo è l'attore più duttile,onesto,bello,capace,...del mondo!