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THE VILLAGE regia di M. Night Shyamalan

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WhiteTiger     7½ / 10  03/12/2008 11:04:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vorrei sapere se CERTE persone, quando hanno creduto di vedere il film, non fossero invece alla serata di gala della Talpa con le labbra anodizzate della Barale (ogni riferimento è puramente casuale...)

Il film parte e si svolge come una fiaba, le cui pagine, grazie alla sapiente regia di Shyamalan, impregnano di colori surreali i fotogrammi della pellicola, donando al film il senso della dimensione del colore, cose come percepisce il mondo Ivy, regalandoci un'esperenza insolita.
I dialoghi "stilizzati" servono a supportare l'inganno di essere nel 1897, che poi fa parte della "pazzia" degli "anziani" che hanno ordito tutto questo per creare e mantenere il piccolo mondo contenuto in quella che poi alla fine risulta essere una delicata bolla di sapone, che per assurdo pensano di difendere attraverso l'orrore delle creature innominabili.
Una costosa bolla di sapone, comprata con l'immensa ricchezza del "nonno" Walker, con cui addirittura vengono pagati recinzioni, guardiani, e spazio aereo privato al disopra della riserva.
E qui all'improvviso si palesa l'ironia di una fiaba antica che tanto antica non è, anzi mostra un risvolto quasi da fantascienza, dove un gruppo di uomini, sfruttando la ricchezza malata della società che rifuggono, creano una microsfera dalla quale non poter nemmeno desiderare di fuggire, solo per accorgersi alla fine, che il dolore che pensavano di sfuggire lasciandolo fuori da quei confini, è invece inevitabile, con la malattia del piccolo all'inizio, con la maligna pazzia del ragazzo ritardato, che trasforma quell'orrore intangibile nel male vero.
Mirabile l'interpretazione di Hurt e della bella "bimba" rossa che ritroveremo in alre opere del regista.
L'unico neo è la sceneggiatura non così forte, ovvero con un pò di intuito la "gabbola" dei finti mostri per mantenere "l'ordine delle cose" si poteva indovinare.
In conclusione non è certo questo il migliore dei suoi film, ma riesce comunque a catturare con le sue atmosfere surreali, momenti di commozione e colpi di scena, rifiniti da una stupenda fotografia e una buona regia.
Consiglio sicuramente di vedere il più riuscito "Lady in the water"