tylerdurden73 7½ / 10 27/04/2011 10:27:54 » Rispondi Accusato dell'omicidio di una giovane studentessa Do-Joon viene arrestato e recluso in carcere. Le prove,per la verità lacunose, vertono su di lui, ma la madre è convinta dell'innocenza dell'amato figlio,a suo giudizio frettolosamente incolpato da un atteggiamento pregiudizievole e superficiale da parte della polizia,sbrigativa nell'utilizzare il ragazzo come capro espiatorio anche in virtù dei suoi problemi mentali. L'eclettico Bong Joon-Ho accompagna l'anziana donna in un'indagine febbrile sostenuta solo dalla solidarietà prezzolata del perdigiorno Jin-Tae.Il senso di emarginazione di madre e figlio scaturisce attraverso una ricostruzione degli eventi non sempre perfetta,ma sicuramente più che accettabile nell'integrare i vari personaggi orbitanti attorno al fattaccio. Al posto del tradizionale detective una combattiva madre,disposta a tutto pur di salvare la sua prole offrendo un punto di vista non proprio usuale per il genere."Mother" è a tutti gli effetti un giallo che sovverte le sicurezze tramite una riflessione pessimista astuta nel baloccarsi con le aspettative dello spettatore. Sembra che Bong Joon-Ho dopo aver esposto in "Memories of murder" un pensiero critico nei confronti delle autorità,nemmeno troppo velatamente accusate di incapacità e di atteggiamenti violenti o umilianti,mostri quanto sia congenita l'imperfezione estendendo il suo pensiero in modo più generalizzato. Il rapporto di estrema dipendenza con vaghi suggerimenti a qualcosa di sfociante nel morboso è perfettamente centrato,madre e figlio sembrano vivere in perfetta simbiosi erigendo tramite il reciproco affetto una barriera che nessuno può permettersi di indebolire. Resta un mistero il motivo che induce la distribuzione italiana a ignorare Bong Joon-Ho,uno dei registici asiatici più imprevedibili e capace di immergersi nelle tematiche più disparate con ammirevole nonchalance.