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NYMPH regia di Pen-Ek Ratanaruang

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Ciaby     10 / 10  12/11/2009 19:37:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pen-Ek Ratanaruang è una delle più affascinanti realtà del cinema contemporaneo asiatico, oltre che thailandese. Il suo stile è minimale, ipnotico, in grado di scarnificare e rivitalizzare qualasiasi genere secondo la sua firma: dal dramma esistenziale (Last Life In The Universe), al thriller (Invisible Waves). Ma ora il regista thailandese ha deciso di affondare del suo stile unico nell'horror: "Nymph" è un film tanto inspiegabile quanto affascinante.

Già dal primo fotogramma si è immersi già in cinema particolarmente alto: la telecamera fluttua tra i rami oscuri. Oscilla tra i rami e si perde. E' la vita del cinema, della telecamera. Noi assorbiamo il silenzio della foresta e lo facciamo nostro. Una ragazza grida ma non ce ne accorgiamo, rapiti dalla bellezza che ci circonda.

Ed è per dieci minuti abbondanti che ci pare di essere in quella foresta, a condividere dolori con i personaggi, con i protagonisti silenziosi, quasi in lutto. Il lutto delle loro emozioni.

Il regista pare che riesca a filmare anche all'interno dei suoi attori, metaforicamente parlando ovviamente. Riesce a farci sentire le loro emozioni. Così come nel capolavoro "Last Life In The Universe" Ratanaruang è riuscito a tagliuzzare una trama da potenziale thriller drammatico, così in "Nymph" ha spezzato le regole dell'horror e ne ha plasmato il suo "Antichrist": un horror surreale con radici profonde nei sentimenti più reconditi dell'uomo.

Un film bellissimo, stralunato e coinvolgente, che affonda in un terrore embrionale che sfocia nella follia. Meraviglioso. L'ennesimo colpo di genio di un grande maestro.