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LA' DOVE NON BATTE IL SOLE regia di Antonio Margheriti

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daniele64     4½ / 10  12/04/2024 11:30:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un giovane cinese viene spedito nel Far West per trovare la ricca eredità dello zio defunto e si fa aiutare da un simpatico ladro .... Siamo nel 1974 , agli estremi sgoccioli dell' epoca del Western Spaghetti , e per spillare gli ultimi spiccioli dal filone si prova a contaminarlo con altri generi allora in voga . Qui il produttore Carlo Ponti , non certo l' ultimo arrivato , finanzia il tentativo di ibridazione con il kung fu movie . Pochi anni prima ci avevano già provato con alterne fortune Mario Caiano e Bitto Albertini , con il dittico di Shanghai Joe . Stavolta i mezzi sono maggiori , anche perchè c' è di mezzo persino lo Studio Shaw , casa di produzione hongkonghese specializzata nel settore , ma il risultato finale è decisamente mediocre . Di kung fu in effetti ce ne è pochissimo e mal coreografato e pure il lato sexy ( che il titolo lasciava presagire ) è ai minimissimi termini , con solo fugacissime visioni delle " grandi mele " delle quattro ragazze . La storia invece oscilla continuamente tra il western serio ( con decine di morti e persino un po' di sangue ) e quello picaresco-comico , con frequenti dialoghi che cercano di essere spiritosi ( spesso non riuscendoci ) . In questo modo non accontenta nessuno , o per lo meno non accontenta il sottoscritto ... Il divetto cinese Lo Lieh , diventato famoso per " Cinque dita di violenza " , affianca la stella cadente del Western Spaghetti Lee Van Cleef , che qui conoscerà la terza moglie ed inizierà una lunga collaborazione con il regista Antonio Margheriti . L' attore americano recita con un evidente parrucchino ed interpreta un personaggio molto più leggero del solito , quasi in stile Trinità . Poco sfruttate purtroppo le bellezze di Femi Benussi , Erika Blanc e Patty Shepard . Discrete location spagnole ( c' è pure il grande forte di " El condor " già in rovina ) con qualche spezzone pure girato in Oriente e colonna sonora accettabile di Carlo Savina . Margheriti fa quel che può con una sceneggiatura così poco avvincente . A qualcuno è piaciuto , a me no e quidi si becca un mediocre 4,5 .