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APRILE regia di Nanni Moretti

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ULTRAVIOLENCE78     6½ / 10  07/04/2008 15:51:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pellicola che ricordo soprattutto per due scene memorabili: Moretti che fuma una canna davanti al televisore che trasmette il panegirico di Fede su Berlusconi dopo la vittoria del 1994, e il giornalone, costituito dai ritagli di articoli, all'interno del quale si avvolge lo stesso Moretti. Per il resto, si tratta di un buon film che scorre piacevolmente -ma senza momenti di cinema particolarmente alti- alternando alla disillusione dovuta a una realtà politica e culturale sempre più avvilente (Berlusconi al potere, la sinistra che non è più la sinistra, il giornalismo fatto da "venduti" che non scrivono più secondo una propria obiettiva coscienza ma per soddisfare i desiderata del "protettore" di turno) la gioia per la nascita di un figlio, alla quale si accompagnerà alla fine quella dovuta alla decisione, finalmente ferma e definitiva, di riprendere la lavorazione del musical con protagonista un pasticciere trotskysta.
"Aprile", dunque, si conclude con l'abbandono da parte di Moretti del progetto del documentario sulla situazione politica italiana -in cui è in nuce l'idea che sarà alla base de "Il Caimano"-, che simboleggia la sfiducia e il disincanto per una realtà irreparabilmente allo sfascio, e con il recupero di ciò che più preme e che è più confacente alle inclinazioni artistiche del regista romano in spregio al degrado socio-culturale dilagante nell'Italietta berlusconiana.
Simpaticissimo e imperdibile l'intervento di Silvio Orlando, il quale viene "relegato" in un ruolo marginale ma sufficiente a dare l'idea delle ansie e delle frustruzioni legate alla professione dell'attore.