caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

JACK FRUSCIANTE E' USCITO DAL GRUPPO regia di Enza Negroni

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Jolly Roger     6 / 10  14/05/2015 22:47:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando uscì il libro (e di lì a poco il film) avevo vent'anni; ricordo che la mia generazione ne fece una vera e propria malattia, diversi miei amici vi si rispecchiarono e diventò il loro libro preferito.
Personalmente all'epoca ne sono rimasto indifferente; avevo provato a leggere il libro, in quanto sottoposto ad un'incessante insistenza da parte del mio migliore amico, ma l'avevo piantato lì dopo un'ottantina di pagine: non mi piaceva e non riuscivo a trovarvi nulla di che mi colpisse. Per questo motivo, saltai a piè pari anche il film.

Fa un effetto un po' straniante vederlo ora per la prima volta
cioè, dico, è proprio un film da adolescenti, cioè, fi.ga, davvero, cioè ;-)
Sì, mi fa questo effetto, come se si fosse aperta una finestra su un'altra dimensione "temporale". E' proprio un modo diverso di vedere le cose, è il punto di vista di un adolescente che inizia a guardare il mondo: la mamma è la dittatrice "Mutter", la compagna di scuola con gli occhi azzurri è la principessina, l'amico alternativo e cannaiolo (e aspirante suicida) è un mito. E' il punto di vista del ragazzino che inizia a fare ragionamenti su cose che sono troppo grandi per lui – l'amore, l'amicizia, la vita, il lavoro, la famiglia – ragionamenti che soffrono il difetto dell'emotività e della limitatezza di esperienza e vedute, che pertanto degenerano spesso in "seghe mentali"….

Come si può giudicare un film così? E' un film adatto ad un pubblico diverso. Sarebbe come giudicare un cartone animato quando non hai più l'età giusta per poterlo fare: probabilmente se guardassi ora una puntata di Peppa Pig mi farebbe schifo, mentre un bambino la considera ovviamente una Meraviglia – e sicuramente il giudizio del bambino è più giustificato e opportuno del mio, perché è roba sua, fatta per lui, non certo per me.

Qui è un po' lo stesso.
Quindi, mi limito a dire solo due cose:
1) è un film estremamente banale, la sintesi di quanto più banale e più comune vi possa essere. Una storiella di amore platonico, che non è niente di speciale e che tutti abbiamo vissuto da ragazzini. Insomma, roba da albakiara.
2) è un film che ha segnato una generazione, perché l'ha rappresentata per quel che era: sognatrice ma disorientata, libera ma un po' abbandonata. Vedere questo film mi ha portato indietro nel tempo, non posso negare d'aver sentito una ventata d'aria fresca e di aver sospirato ricordi ormai sopiti.

Sufficienza, parecchio stiracchiata.