Mauro@Lanari 5 / 10 22/10/2021 07:11:42 » Rispondi Alla resa dei conti da parte dei fondatori della radio libera del mio paesotto mi trovai presente anch'io, d'una generazione più giovane, e non sentii raccontare le stesse cose dette dai protagonisti del film di Liga. 1983, erano riusciti nell'impresa di far suonare ad Ancona, unica data, volo charter diretto, i Sister of Mercy, in vett'all'indie chart d'Albione con "Temple of Love" (https://youtu.be/txzPdqWPY2M). Concerto finito, 2 di notte, l'ora degl'amarcord seduti a un tavolo esterno d'un bar davanti al porto, il "Mariposa" svanito come tutt'il resto di quel periodo. Avevano provato a imitare l'esperienze d'"American Graffitti", sedotti dal fascino del capolavoro (l'unico?) di Lucas: trasgressioni da "casa-libera-dai-genitori" in compagnia della musica di "Wolfman Jack", l'italico "Lupo Solitario". S'accorsero che non erano avvezzi ai superalcolici e il festino terminò in un vomito generalizzato, sesso zero, brani di ***** (forse non partivano da Guccini, però la scena punk, post-punk, new wave della loro epoca non er'ancora diventata la colonna sonora di molte loro esistenze). Si riconobbero falliti e già vecchi, "domani ho il mio primo appuntamento per un'otturazione". Scomparvero a uno a uno nei modi più disparati e disperati. "Radiofreccia" sembra descrivere una realtà diversissima, spensierata e nostalgica, che tradisce il mantra di Bonanza: "Non ve lo ripeto più: la vita non è perfetta! Le vite nei film sono perfette... belle o brutte, ma perfette. Nelle vite dei film non ci sono tempi morti, mai! E voi ne sapete qualcosa di tempi morti?" Mi chiesero: "Conosci i Joy Division?" All'età di fine liceo ancora no, ma neppure questo film ambientato nel '93.
Mauro Lanari
Mauro@Lanari 18/11/2021 13:10:01 » Rispondi La versione originale è https://youtu.be/d4CFT0mdWsQ.