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GOSFORD PARK regia di Robert Altman

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antoniuccio     9 / 10  13/12/2005 11:36:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'unico Altman - per ora - che mi piace.
Originalissimo il punto di vista del film, per una volta la società inglese viene vista dal punto di osservazione della servitù.
Se la casa è snob, anche la servitù è snob. Bellissimo. Mi piace il fatto che anche le cameriere giudichino gli ospiti, guardando con la puzza sotto al naso un'ospite che "non può permettersi la cameriera personale".
Bella la scena dei coltelli, che la cuoca deve contare prima di chiudere la cucina... C'è un delitto, ma forse è l'elemento minore del film. Quello che si evince è il decadentismo di una certa società, mascherata dietro a buon nomi e modi affettati, ma in declino libero...
Maggie Smith è fantastica, soprattutto durante la infinita partita a carte, durante la quale infligge stilettate agli "arrampicatori sociali", quando è lei stessa ad avere una certa necessità.

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky  18/08/2006 21:40:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un commento eccellente concordo pienamente (tranne sul fatto che sia l'unico Altman da salvare, e dai non hai mai visto il lungo addio, il matrimonio, nashville, etc.?).
Vedo che abbiamo in comune la passione per quella cornacchia rinsecchita di Maggie Smith, che io adoro dai tempi dell'adorabile "in viaggio con la zia" di Cukor
antoniuccio  19/09/2006 13:26:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guai a chi me la tocca!