kowalsky 9 / 10 18/08/2006 21:51:40 » Rispondi Non riusciro' mai a capacitarmi dei gusti del pubblico, visto che questo film - per inciso: squisito - è stato accolto molto bene dalla critica, e che giustamente è ritenuto uno dei migliori Altman di sempre. Un ritorno al passato: grava il modello "invito a cena con delitto", ma se si riesce a superare l'impasse con un certo estabilishment inglese (del resto di questo si parla) questo film magnifico va gustato esattamente come si guardano i film di Poirot interpretati da Albert Finney o Peter Ustinov. Ma c'è di piu': un'Altman così vetriolico e feroce, abilissimo a dipingere un mondo dorato di vizi e illegalità, non si vedeva da tanto tempo (salvo l'episodio tutto particolare di "short cuts" e almeno la prima parte di "protagonisti") . Impareggiabile come sempre l'"aristocratica" Maggie Smith che lancia invettive contro gli "ospiti indesiderati" (tutti?) e in fondo rifiuta il classismo alla quale è tristemente ancorata. Sconvolgente è il colpo di scena finale, quasi un segno di primordiale giustizia del regista davanti alle lotte di classe e ai suoi incostanti privilegi. In un film corale che permette - come in "Un matrimonio" per es. - di esibire velleitarie funzioni di scomoda indecenza a ogni tipo di categoria e ruolo sociale