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IL GIOKO regia di Lamberto Bava

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  23/09/2014 09:00:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prodotto pensato per la tv e poi non mandato in onda, almeno in prima serata, a causa dei contenuti ritenuti piuttosto morbosi.
E' uno degli otto lungometraggi che Fininvest sul finire degli anni '80 commissionò a Lamberto Bava. Tra questi "Il gioko" non è tra i peggiori ma nemmeno tra i più riusciti.
I motivi sono numerosi: il principale risiede in una sceneggiatura molto raffazzonata, piena di incongruenze e di buchi narrativi. A ciò si aggiunga la recitazione mediocre dell'intero cast (si salvano giusto la bella protagonista Alessandra Acciai e la Nicolodi, questa comunque impegnata in poche scene). Lascia freddini anche il tentativo di denuncia nei confronti delle prepotenze alto-borghesi, con la capacità di insabbiare le cose quando si è "potenti". Nello specifico il male è incarnato da alcuni studenti di un prestigioso istituto della provincia toscana. La nuova professoressa di lettere ci mette poco a capire che i ragazzi nascondono qualcosa di spaventoso, il problema (come spesso capita in queste pellicole) è che tutti le danno contro, dai suoi superiori al commissario di polizia di cui -inevitabilmente- si invaghisce. Il fare in modo che il o la protagonista non venga creduto è un escamotage sempre funzionale anche se equivalente ad una chiara carenza di idee. Non tutto è da buttare, alcuni momenti sono discretamente inquietanti e i flashback riguardanti il trauma subito dalla protagonista non sono niente male. Molte possibili sottotrame non vengono sviluppate (ad esempio quella del ragazzino anormale) e lo stesso finale pur lasciando aperte con intelligenza diverse interpretazioni sembra un po' tirato via.
Un thriller all'italiana tutt'altro che memorabile, la stridente contrapposizione tra innocenza infantile e sangue andava sfrutta meglio.