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L'UOMO CHE VERRA' regia di Giorgio Diritti

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  05/05/2010 15:00:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La guerra di chi subisce e non può comprendere osservata dagli occhi innocenti di una bimba,la bravissima Greta Zuccheri Montanari ,in spasmodica attesa del nuovo fratellino (l'uomo che verrà del titolo),o quelli schietti di una comunità contadina isolata dal resto del mondo,esclusivamente consacrata ad un lavoro massacrante ed atavico.L’invasione tedesca la si accetta,non senza rassegnazione ,tant’è che qualcuno imbraccia il fucile e decide di combattere,ma per il resto la vita sembra scorrere tranquilla.Giornate frugali,fatte di sacrifici e piccoli gesti finalizzati a un’onesta sopravvivenza,esistenze umili di gente che si ritrova suo malgrado all’interno di un conflitto di cui non può neppure interpretare la portata.
La follia dell’uomo è in agguato,la strage di Marzabotto,un atto di vigliaccheria e violenza aberrante viene raccontato tramite le commoventi immagini di Giorgio Diritti,autore di gran livello che conferma quanto già mostrato con “E il vento fa il suo giro”,altro film ambientato in una piccolo collettivo agreste.Il regista affronta con grande rigore narrativo e morale un tremendo fatto storico avvenuto durante della seconda guerra mondiale,utilizza il dialetto(sottotitolato) dei luoghi per rendere ancor più scrupoloso il suo racconto in memoria di vittime che tornano ad assumere fattezze umane,non più sottintese in anonime e impressionanti cifre,rendendo così ancor più reali quegli innocenti cui venne tolto barbaramente il diritto alla vita,mettendoci di fronte ad un orrore insostenibile facendo entrare in collisione la poetica legata all’ambientazione rurale con la ferocia umana.Diritti ricorda con rispetto e pudore,non insiste sui particolari più crudeli,sposta la macchina da presa disgustato, incapace di essere latore di tali crimini e pur evitando una messa in scena troppo esplicita coinvolge emotivamente lasciando più volte senza fiato.
Grande lavoro di Diritti e ottimo esempio della vitalità di certo cinema nostrano a volte un po’ troppo frettolosamente bistrattato.
strange_river  05/05/2010 17:02:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è per ricambiare... ma oggi aprendo filmscoop mi sono imbattuta nel tuo e ho pensato quanto preciso ed esaustivo fosse.
Non ti faccio i complimenti solo per non eccedere, che poi ti abitui...però li penso ;D

Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  05/05/2010 17:13:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Troppo buona...
sinceramnete lo trovo un po' distaccato,non sono riuscito ad esprimere realmente ciò che ho provato,anche se dinnanzi quest'orrore le parole sono superflue.Comuqnue il tuo giudizio mi conforta,grazie mille!:)