IL MIO VICINO TOTORO regia di Hayao Miyazaki

In questo cartone ho ritrovato le palline di fuliggine che avevo visto nel "La città incantata", e qui vengono chiamate i"nerini del buio", che non solo altro che gli spiritelli della fuliggine che occupa le vecchie case abbandonate, e che solo i bambini possono vedere. Invece Totoro è lo Spirito della natura. Il suo aspetto è quello di un grosso animale, incrocio tra un orso e un procione, ed è un essere buono che ama dormire. Può rendersi invisibile a tutti, e si mostra solo a chi desidera. (di solito lo vedono i bambini perché hanno ancora un anima pura, mentre gli adulti no). Questo cartone l'ho trovato dolcissimo e semplice, mi è piaciuto molto, anche se come trama lo ritengo inferiore a "La città incantata", nel senso che non ha una trama complessa e articolata come quest'ultima. Ma va benissimo così, alla fine ogni cartone ha una sua bellezza e una sua storia, quindi se fossero tutti uguali non avrebbe senso. Le due bambine le ho trovate molto tenere e simpatiche. Con questo cartone, secondo me, il Maestro fa vedere come i bambini cercano di sfuggire da una realtà triste tramite la fantasia (la madre delle bambine era ricoverata in ospedale)! Quando la bimba più piccola era scappata sono stata in pensiero per lei, è incredibile come certi cartoni ti facciano provare delle emozioni così forti. Questi cartoni del Maestro mi stanno stregando, e faccio notare che non ci sono effetti speciali grandiosi, ma solo delle storie molto semplici che riescono a prenderti il cuore. Quando Totoro e le bambine volavano mi sono commossa. Sono cartoni magici questi. Una bella scoperta. (detto ciò non voglio per niente sminuire i cartoni delle produzioni americane, es. la Disney, perchè ho provate delle belle emozioni anche con quelli).

Ho scoperto che questo cartone è stato ispirato dal fatto che anche la madre del Maestro è stata malata, e ha trascorso molto tempo in ospedale, e che lui e il fratello erano piccoli (proprio come le due bambine del cartone). Commovente!