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AFFLICTION (2008) regia di Richard Somes

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Ciaby     7 / 10  11/12/2009 20:05:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Essendo fan dell'horror asiatico e stuzzicato dall'altissima media di imdb (8.3) mi sono fiondato nella visione di questo assurdo film filippino. Dimenticate gli horror filippini tendenti al bieco trash, dimenticate gli spaventi improvvisi, la tensione, il sangue...in altre parole dimenticate l'horror. Perchè se partirete con il presupposto che state per vedere una ghost story allora resterete piuttosto scioccati da questo inspiegabile racconto.

La storia è semplice ed intrigante: una giovane ammalata si ritrova ogni mattina con le mani insanguinate e i piedi infangati, mettendo a repentaglio l'intera comunità campagnola in cui vive, visto che ben presto si trasformera in un aswang.

Ebbene. "Affliction" è un punto di rottura dell'horror filippino: è un crudele dramma rurale sul pregiudizio, che rifiuta ogni clichè del genere e punta sul dolore, la disperazione dei protagonisti. Non è, quindi, uno di quei film che ha lo scopo di spaventare orde di ragazzine urlanti: questo è un film sull'uomo.


Siamo nei territori kafkiani delle metamorfosi, facendoci intendere che l'orrore velato sullo schermo non è visivo ma psicologico. Ed è tutto rintracciabile nella splendida frase pronunciata da uno dei personaggi: "Lei non è un mostro. La stiamo trattando da mostro". Un ritratto psicologico di una comunità bacchettona e tradizionalista, ancorata sullo stereotipo e incapace di agire.
E proprio per questo alla fine soccombe.

Girato con mezzo euro, con attori non professionisti e con una tecnica rudimentale, oltre che esente da alcun controllo di fotografia (oscura, criptica, quasi cieca), "Affliction" è un inspiegabile ritratto della psicopatia collettiva travestito da canonica ghost story. Non un capolavoro, non un film bellissimo, ma indubbiamente interessante e originale.