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GIUNGLA D'ASFALTO regia di John Huston

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JOKER1926     7 / 10  14/07/2014 02:32:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un grande nome degli anni cinquanta è quello di John Huston, autore di film importanti e di qualche lavoro molto pubblicizzato. "Fuga per la vittoria", "Il mistero del falco" sono tutti titoli che hanno fatto storia, in tutto ciò non manca qualche leggero errore di valutazione, cioè parliamo di piccole grandi sopravvalutazioni fatte alla regia in questione…

"Giungla d'asfalto", comunque, fra i numerosi prodotti partoriti dalla regia americana , è fra i più famosi, su questo non ci piove.
La trama verte nel poliziesco, le vicende si verificano in una narrazione davvero compatta, senza dimenticare il grosso e indovinato lavoro di sceneggiatura. Inoltre il titolo è quanto mai significativo, visionando il tutto lo spettatore potrà carpire il disegno. Insomma la giungla d'asfalto non è altro il mondo animalesco (ovvero quello dell'uomo) che dal selvatico è passato all'urbano (l'asfalto) ma resta pur sempre una bestia in cerca di danaro, fra morti e tanti giri imperdonabili di corruzioni e falsità.
"Giungla d'asfalto" solo per questo, cioè già solo per la sua proiettività di pensiero meriterebbe una grossa valutazione, in tutto ciò si aggiunge un buonissimo lavoro di Huston con la camera; appurata la maestria con la macchina da presa, la regia rafforza il suo progetto con un lavoro di selezione degli attori davvero perspicace. Sam Jaffe , ad esempio, dona al film un alone di classe e di tipicità temporale, icona curatissima dal sigaro ai comportamenti old style. Ci sarebbe anche Marilyn Monroe ma recita poco in una parte (appositamente) bislacca.
Dal cast potremmo, comunque, ritornare a parlare della sceneggiatura, perché se tutto gira bene e gli attori si danno da fare come dei dannati, è merito di un programma perpetrato per incastrare le cose in modo perfetto. La sceneggiatura propone momenti esilaranti e offre ad ogni personaggio una valenza diversa ma una fine amara; Huston nella situazione incriticabile.
Insomma "Giungla d'asfalto" non cede alla tentazione di incasinare le carte e di proporre storie intrecciate fino allo spasimo; l'obiettivo del regista è di illustrare linearmente una storia ma dando ad essa una morale abbastanza intuibile.

Operazione portata a termine, da qui si forma uno strascico di applausi al film forse un po' troppo lungo, ma in fondo, ci sono molti meriti.