caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL QUARTO TIPO regia di Olatunde Osunsanmi

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Jolly Roger     6½ / 10  11/09/2012 20:25:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film mi è abbastanza piaciuto, in un paio di scene c'è abbastanza tensione, non mi ha annoiato, gli darò un sei e mezzo – indipendentemente da ciò che dirò da qui in poi. Ovviamente scherzando e senza polemica!

E' un mockumentary. E' evidente che la storia è falsa, ma questo film è proprio "burlone" per il modo in cui pretende di convincerti che quello che stai vedendo è assolutamente vero.
Già dalla prima scena. Ecco che spunta la bella Milla. Ti guarda dritto negli occhi e ti dice che la storia che vedrai è assolutamente VERA. E che lei nel film interpreterà la persona VERA che ha vissuto questa storia VERA. E poi Milla ti spiega che, sempre in ossequio alla verità dei fatti, il film "finto", recitato da attori e quindi da persone / caratteri "finti", sarà di volta in volta interrotto dai filmati amatoriali VERI, cioè i filmati degli eventi VERI con le persone VERE. Che però sono anch'esse FINTE, come sono altrettanto finti i filmati amatoriali, perciò anche le persone che dovrebbero essere vere in realtà sono finte, sono attori a loro volta… E quindi…checcavolo: hai degli attori finti che nel film interpretano la parte delle persone presunte vere che appaiono nei video amatoriali (presunti veri) ma che sono anch'esse finte, che a loro volta pretendono di rappresentare una storia vera che però è anch'essa finta perché è inventata! Dov'ero rimasto?!

Ah ecco! Attenzione che il regista ti massacra su sto' punto, convinto com'è di aver scovato la tecnica registica definitiva per impallinare tutti i giuggioloni di questo mondo: "la tecnica del "filmato amatoriale finto-vero". Nelle scene clou, il film "finto", che è quello in cui c'è Milla, viene inframezzato dal filmato amatoriale "vero", ma che ormai sappiamo essere anch'esso finto. E a volte addirittura lo schermo si sdoppia e ti fa vedere contemporaneamente sia il filmato amatoriale vero-finto sia il flim finto-finto, basato su una storia presunta vera – ma anch'essa finta. Finché, proprio come lo schermo, anche tu finisci per sdoppiarti, con la tua doppia personalità che ti dice : "ma che c.a.z.zo stai guardando?"

Ti senti trattato un po' da pirla da questo film. Metaforicamente parlando, è come sedersi comodamente sul divano e sentirsi proiettato in una situazione serena, tranquilla, gioiosa, rilassante, tipo… in una spiaggia paradisiaca, in riva al mare, sullo sdraio con una birra in mano. Tutto è ok, tutto è perfetto, la giornata è stupenda. Salvo che poi arriva il tuo vicino di ombrellone, che purtroppo è un tamarro casinaro, che accende la radio verso di te e ti spara addosso a tutto volume quella vecchia "hit" di Charlie, ve la ricordate?, che faceva più o meno così "sei un pirla! e c'hai la faccia da pirla! e c'hai le scarpe da pirla!". La tua giornata, partita in modo stupendo, diventa un inferno, tipo Eden Lake.
Ti fa sentire un pirla. E' questo l'effetto che ti fa il film, dopo averti sparato addosso il primo paio di filmati finto-veri.
Allora in queste situazioni devi usare un trucchetto. Se sei stato lungimirante, prima di andare in spiaggia avrai portato con te i tappi delle orecchie, no? Te li infili e non sentirai più la radio del tamarro che ti urla contro "sei un pirla". Allo stesso modo, con Il Quarto Tipo, se non vuoi sentire che sto film ti sta trattando da pirla, devi….
spegnerti una parte del cervello. Sì, davvero. Cerchi, eufemisticamente parlando, l'interruttore che hai nella testa. Lo giri e ti spegni una parte di cervello. Più o meno è come tapparsi le orecchie.

E diamogli questo contentino! Povero regista, dai. Facciamogli credere che ci beviamo tutta la sua storia. Non roviniamogli delle certezze che si è costruito con gli anni, a fatica. Non facciamolo piangere. Non ditegli che Babbo Natale non esiste.
Comunque boh…non so se m'è sfuggito l'interruttore di mano e mi sono spento troppo cervello, ma questo bombardamento di filmati finto – veri alla fine mi hanno annichilito, io ci rinuncio. È tutto vero. Tutto! Ha vinto lui.
Ritratto tutto ciò che ho detto fino ad ora e vi dico che:

Il Quarto tipo è una storia vera-vera. Di più: è praticamente un documentario. Il regista è un genio.
Anche REC è un filmato amatoriale vero-vero.
Gli attentati dell' 11 settembre 2001 non li ha fatti Al Qaeda, le Torri Gemelle le ha abbattute Cloverfield.
Luca Barbareschi è stato realmente ucciso dai cannibali nel film di Deodato. Il Luca Barbareschi che vediamo ora, è subentrato nella vita di quello originale, ma è un robot - che peraltro funziona male.
Ma la verità che vi sconvolgerà di più è che io non ho mai scritto questo commento.
E, se io non l'ho scritto, tu non puoi averlo letto.
Ti chiederai: ma come è possibile?
Beh, perché, purtroppo, siamo morti.
E, dato che siamo morti, in realtà, come Jim Morrison e Elvis Presley ;-) non siamo morti per davvero.
Siamo con loro alle Bahamas. Su uno sdraio.
Davanti a una birra.
Giornata stupenda. Ma…
ca.z.z.o arriva il tamarro


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Andrej -AAA-  15/10/2012 17:07:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
fai ridere
Jolly Roger  16/10/2012 15:23:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
:-)