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IL FIGLIO PIU' PICCOLO regia di Pupi Avati

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matteoscarface     7½ / 10  04/03/2010 00:53:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avati racconta una storia "vera" (vera nel senso che è ispirata dalla realtà) che usa i punti bassi e deprimenti dell'Italietta, imprenditori e industrialotti incompetenti, politichini, funzionari corrotti, veline, solo come sfondo a una crisi di famiglia, e lo fa con grandissima leggerezza, con sguardo sincero e amaro. Sottolineando l'importanza degli affetti familiari, anche quelli che sembrano più scontati. Malinconico e spregiudicato De Sica, che se da un lato mima uno dei suoi soliti personaggi, dall'altro ci fa tenerezza (come, almeno per me, lo stesso attore nella vita reale, per cui non riesco a provare antipatia) con uno sguardo, e ci commuove nel finale, consapevole di un passato che non tornerà mai più. Ci basta una delle sue espressioni alla fine del film per capire che enormi potenzialità potrebbe avere.
Probabilmente il miglior Avati da molti anni a questa parte. Bello ritrovare le emozioni anche in un film così piccolo e un pò ignorato.
Il regista guarda con occhio benevolo al cinema horror che tanto gli ha dato facendo del ragazzo un appassionato ingenuo di questo genere, un tipo fuori dal mondo che sogna il suo capolavoro splatter-demenziale tra gli Schizzacervelli e Guinea Pig, e dimentica i milioni di euro di debiti che gravano sulla sua testa.
Bravissimo Zingaretti, la Morante invece fa solo la parte che gli è stata data, la mamma un pò schizzata, senza essere insopportabile. Bravo pure Nocella.
Ortolani ha composto una bella melodia molto orecchiabile