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CODICE GENESI regia di Albert Hughes, Allen Hughes

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Niko.g     8 / 10  11/03/2015 10:50:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"In principio Dio creò il cielo e la terra.
La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: «Sia la luce». E la luce fu".

Eli (un ottimo Denzel Washington), le ha stampate in mente le parole della Sacra Bibbia. La sua fede e il suo amore verso Dio Padre Onnipotente gli hanno aperto la mente e ora egli può vedere. Può vedere dove prima non poteva.

Dio creò la materia. Ovvio. Lo affermano miliardi di credenti (ad esempio i cristiani e Martin Scorsese). Salutiamo quei pochi fisici che sostengono che la materia è nata spontaneamente dal nulla e andiamo a commentare il film.

In un futuro dove l'acqua e i libri sono le cose più preziose del pianeta e una Bibbia in mani sbagliate potrebbe essere un pericolo, vediamo Eli affrontare solitario e inarrestabile il suo cammino (metafora del viaggio che ogni uomo affronta nella vita, tra mille insidie).
Il soggetto rimanda a uno dei capisaldi della fantascienza letteraria: Fahrenheit 451 di Ray Bradbury (che coinvolse anche Francois Truffaut), facendone un perno per ruotare attorno al valore inestimabile delle Sacre scritture. La vera protagonista, infatti, è la Bibbia, l'unico libro in grado di salvare il mondo.
Un rimprovero che si può fare al film è la concezione di una Bibbia monca, che non viene considerata per intero come fanno correttamente i cristiani. Se però si è intellettualmente onesti, si deve riconoscere che il film funziona e anche bene. Funziona perché si affida ad una suddivisione in tre atti saggia e calibrata e quando si rispettano le regole basilari del cinema, è impossibile fallire.
Ammaliante scenario post-atomico, egregia fotografia, suggestivi echi leoniani, sapiente dosaggio dei dialoghi, padronanza di primi piani e campi lunghi, mirabili inquadrature ed effetti speciali, straordinario ritmo in crescendo, pioggia di colpi di scena, messaggio morale incorporato.
Bello.
Cameo finale di Malcolm McDowell.