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GLI AMORI FOLLI regia di Alain Resnais

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isaber     8 / 10  17/08/2011 14:18:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Marguerite cammina per la strada e viene scippata della borsa. Georges trova un portafoglio accanto alla sua auto in un parcheggio. Appartiene a Marguerite. Mentre cerca di contattarla, inizia a fantasticare sulla donna, sulla loro prima conversazione, sul loro primo incontro. Una fototessera e un brevetto da pilota bastano a mettere in moto l'immaginazione di Georges. Eppure decide di consegnare il portafoglio al distretto di polizia. Ma la donna lo chiamerà per ringraziarlo, mettendo in moto una catena di eventi imprevedibili eppure, a loro modo, inevitabili. Alla veneranda età di 87 anni, con una filmografia alle spalle che non inizio neanche a citare, Alain Resnais, uno dei padri della Nouvelle Vague, firma un'opera di straordinaria potenza visiva in cui regna un'irresistibile anarchia. Il titolo originale, Les Herbes Folles (rovinato nella traduzione italiana) racchiude il senso dell'opera e spiega anche le numerose inquadrature dei fili d'erba che crescono tra l'asfalto. "Mi sembrava che questo titolo rappresentasse bene i protagonisti: due persone che seguono impulsi totalmente irragionevoli, come quei semi che germogliano tra le crepe dell'asfalto o tra le rocce in campagna, dove nessuno si aspetterebbe di vederli spuntare" spiega il regista in un'intervista diffusa alla stampa. Gli "amori" del titolo nostrano possono trarre in inganno: dopo il primo contatto non si scivola in una storia d'amore clandestina tra i personaggi. Raccontare altro di questo capolavoro sarebbe sciuparlo. Resta solo da guardare, ammirare, queste vite che si intrecciano e, guardandole, non si può non amarle e sorridere delle loro piccole debolezze, dei loro capricci, delle loro esitazioni e insicurezze (deliziose le finestrelle che si aprono a mostrare Georges e le varianti possibili della sua prima telefonata a Marguerite). Rimane impressa nella mente la gialla borsa di Marguerite che, strappatale dal borseggiatore, fluttua nell'aria al ralenti, seme che il vento porterà a germogliare lontano.
A coloro che amano trovare un senso a tutti i costi probabilmente questo film, che si conclude con una bimba (ma chi è?!) che domanda alla mamma se quando sarà un gatto potrà mangiare i croccantini, non piacerà. Quelli che accolgono nella loro vita la fantasia e un pizzico di follia se ne innamoreranno.
Eccezionali per i ruoli di Georges e Marguerite due attori che hanno già lavorato diverse volte con il regista francese: André Dussollier e Sabine Azéma.