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HAPPY FAMILY regia di Gabriele Salvatores

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  28/03/2010 01:46:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un momento felice per la commedia italiana. A parte il fatto che la leggerezza (specie se filtrata da un'ambizione comunque fortemente repressa) è un'arma a doppio taglio. Film molto Pirandelliano, questo di Salvatores, ma anche un'incrocio attendibile tra Woody Allen e l'intellettualismo grottesco di Wes Anderson. Ho avuto la sensazione che tra i parametri di questo Block Notes di un regista (Salvatores non Fellini!) si celino i consueti clichè della sua filmografia (il solìto reducismo generazionale, le solìte canne, le solìte frustazioni artistiche), tuttavia il film funziona e, soprattutto nella prima parte, il gioco è talmente scoperto da risultare in più occasioni davvero esilarante.
Omaggio parziale o incompiuto sulla Milano egoista e monolitica di oggi (notevole il monologo iniziale di Fabio De Luigi in puro stile Irvine Welsh) "Happy family" ha però i suoi momenti migliori proprio nell'inedita "fotografia" della città, come se quel mondo esterno ed esteriore riconoscesse l'illusione di essere parte integrante della storia e delle sue potenzialità
E' proprio questo tipo di approccio stilistico a rendermi diffidente, perchè avrei voluto vedere la storia "aprirsi" anche alla realtà che la circonda nella dimensione sperimentale di un cineasta comunque (ancora) spiazzante.
Tuttavia un film garbato di cui conservo ameni ricordi di schizzi inediti, di "scarti" più preziosi di quanto si creda
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  29/03/2010 11:45:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perfettamente d'accordo.
Assenzio75  04/05/2010 02:15:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
come sempre pienamente d'accordo..
giù il cappello difronte ai commenti del "kowalsky"..
;-)