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STANNO TUTTI BENE (2010) regia di Kirk Jones

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elio91     7 / 10  12/12/2010 17:13:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non per fare il guastafeste,però è un peccato che molti abbiano visto questo remake senza interessarsi all'originale per svariati motivi.
Mettiamo in chiaro i pregi di questo rifacimento in salsa americana,non pochi comunque: una storia sempre malinconica e dolceamara,belle interpretazioni e le emozioni vengono tirate in ballo al punto giusto senza mai sembrare troppo smielate. Sempre riguardo le prove degli attori,De Niro va detto subito che è da oscar ed è bello rivederlo su questi livelli dopo un pò di tempo. Il voto è quasi esclusivamente tutto per lui perché se le emozioni suscitate sono ben dosate,devo dire che dopo aver visto l'originale di Tornatore non mi è sembrata una gran cosa rivedere lo stesso film con alcune differenze ma in linea di massima tanto simile in alcune situazioni per differenziarsene molto in altre che sarebbero state più "d'effetto".
Non era facile uscirsene dignitosamente,però: Tornatore aveva fatto un buon prodotto esagerando sul lato tecnico ma allo stesso tempo il messaggio che voleva dare usciva fuori dal film con forza e irruenza,il remake si mantiene sempre bilanciato e sul realismo (non proprio sempre,ma rispetto a quello di Tornatore siamo coi piedi per terra). Lo stesso colpo di scena del'originale qui non è tale sin dall'inizio in cui qualcosa non va e ci viene fatto notare attraverso il leit-motiv dei fili telefonici e delle conversazioni telefoniche (simbolo dell'unione del protagonista coi figli e col passato),mentre nel film italiano c'era una strana sensazione sottopelle di "qualcosa non va" che esplodeva in un'ottima e struggente seconda parte.
In Everebody's fine ci si emoziona solo grazie alla potenza recitativa di De Niro. Il finale di Tornatore,più amaro che dolce,era ottimo e qui si propende sull'ottimismo e nonostante ciò alcuni in America lo hanno accusato di essere depressivo.
è evidente come sia stato riadattato tutto per un pubblico,quello americano,che si troverà a suo agio inzialmente più in un lato drammatico che ironico rispetto alla svagatezza di un Mastro1anni,e successivamente in un finale che vira sul confortante rispetto ad uno struggente e amaro. Manca il viaggio felliniano (comunque pieno di difetti proprio nel suo essere troppo felliniano) di Tornatore,mancano le musiche di Morricone e manca quell'ottima parte conclusiva.
La cosa più riuscita,come già ripetuto varie volte,è la recitazione di De Niro perché riesce con abilità a non riprendere il ruolo del grande Marcello,difficilmente raggiungibile,ma ne da una sua caratterizzazione mantenendosi leggero e ironico quanto basta ma più pesantemente drammatico rispetto a Mastro1anni. Risultato: due prove recitative maiuscole da parte di due attori leggendari. Vale la pena di vedersi entrambi i film solo per loro,sinceramente.
Preferisco l'originale però.