caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'UOMO NELL'OMBRA regia di Roman Polanski

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     8½ / 10  15/04/2010 23:50:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Thriller atipico e particolare di Polanski,che ritengo il suo film più riuscito dai tempi di Luna di fiele (Il pianista non è in gara).
Se dal trailer si può pensare al solito thriller politico all'americana,dai ritmi veloci e con sparatorie continue,ebbene avete sbagliato film. In primis perché l'autore è europeo e ha uno stile unico che mai si è arreso alle regole del marketing (forse un tantino in Oliver Twist).
Perché The Ghostwriter ha ritmi che in confronto alla maggioranza dei thriller odierni sono lentissimi e ai limiti dell'insostenibile,offre un approfondimento psicologico dei personaggi (nella prima parte) del tutto soddisfacente e una serie di colpi di scena ben dosati nella seconda parte.
Polanski dirige impeccabilmente,il film è suo e si vede: inquadrature e pianisequenza (specie nel finale) meravigliosi,scene di un virtuosismo tecnico ineccepibile. Scena finale da antologia.
La storia è ben strutturata e attuale,oltre che veritiera. Adam Lang,interpretato da un bravo Brosnan,si rifà alla figura di Tony Blair (neanche troppo velatamente,pure il nome ha la stessa musicalità). Il suo ghostwriter e protagonista è il sempre ottimo McGregor che la parte dell'ingenuo (e approfittatore) la sa fare molto bene.
Gli intrecci sono dipanati pian piano con maestria e semplicità,ma non sono mai esagerati.
Chiaramente si può rimanere delusi,specie se si pensa di andare a vedere un film avvincente e straordinario come un buon thriller che si rispetti. Non è cosi. Se si pensa a Frantic,allora anche in quel caso l'esempio è sbagliato. Frantic era un lavoro che non disdegnava un certo ritmo,ne L'uomo nell'ombra si assiste ad un lavoro in crescendo,lentissimo ma se preso in una certa ottica e,soprattutto se si è abituati allo stile registico,avvincente.
Avvincente perché Polanski si rifà, come un pò tutti del resto, all'impianto Hitchcockiano. Perché i giochi politici e il pessimismo del regista sono un unione perfetta per dipingere la situazione non solo odierna ma di sempre nei palazzi del potere.
E,per favore,teniamo fuori le vicende giudiziarie dal Cinema,qualunque cosa ne pensiate. Polanski si è preso un meritatissimo premio della regia a Berlino (giuria capitanata da Herzog a quel che so). Non è assolutamente un risarcimento nè un atto di solidarietà. Il riconoscimento è meritatissimo,se dal punto di vista della trama qualche difettuccio c'è da quello registico io sono rimasto estasiato come sempre.

Consideriamo L'uomo nell'ombra come un enorme puzzle:mettere insieme i pezzi sarà pure snervante,lento,difficile ma se c'è la passione allora si rimane incredibilmente soddisfatti,specie a lavoro finito.



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER